Un altro cammeo, frutto del minuzioso e paziente lavoro svolto da Liliana Aimo sulla Chiesa e sul Collegio di Santa Giustina in Salò. Un volumetto che Comune di Salò e Associazione Storico-Archeologica della Riviera del Garda dedicano alla cittadina del Garda bresciano.
Si intitola “La chiesa e il collegio di Santa Giustina in Salò” ed è dedicato agli spazi ora occupati dal Museo della Città in fase di allestimento. Un luogo vivo, da sempre destinato alla “produzione” e formazione culturale e dal quale, dal 1587 in poi, sono passate schiere di allievi, nobili e poveri, orfani e dignitari, chierici e consacrati votati a pregare, lavorare e studiare secondo la regola del fondatore dei padri Somaschi, il veneziano San Girolamo Emiliani, predicatore di carità e propulsore dell’istituzione di scuole gratuite aperte a tutti.
Rivivendo la storia di questa istituzione, la prof.ssa Aimo ci accompagna nell’atmosfera avvolgente della struttura secentesca – oggetto di continui rimaneggiamenti – che il fascino della storia ivi racchiusa rende ideale per afferrare le temperie e l’evoluzione culturale di Salò negli ultimi cinque secoli, partendo dalla spinta di menti illuminate come Serafino Rotingo e Mattia Bellintani che convinsero le autorità locali a chiamare i padri Somaschi, inizialmente ospiti del conte Sebastiano Paride di Lodrone, fondatore della Congregazione della Carità Laicale ancora oggi comproprietaria, con il Comune, degli spazi museali. Un attento restauro e una puntuale definizione dei contenuti hanno ridato alla Chiesa e al Collegio l’antico splendore e il più consono significato culturale, in linea con lo scopo per il quale fu edificato. Una scelta confermata nella sua bontà anche dal FAI che ne ha fatto la meta privilegiata per la tradizionale giornata di primavera 2014.