Tolleranza zero con i portoghesi della spazzatura
SALO’ – Il Comune di Salò adotta il pugno di ferro contro chi, dai comuni limitrofi, giunge a conferire i propri rifiuti nei cassonetti della città. Un fenomeno in crescita negli ultimi tempi.Il conferimento di rifiuti nei cassonetti di Salò è aumentato soprattutto da quando nei Comuni confinanti è stato introdotto, eliminando i cassonetti, il servizio di raccolta differenziata porta a porta. Che qualcuno evidentemente considera un seccatura, preferendo, per pigrizia o per calcolata intenzione di non differenziare, gettare qualsiasi genere di rifiuto nel sacco nero e sbarazzarsene poi nei cassonetti del comune più vicino.
In questo caso a Salò, dove ultimamente il volume della spazzatura è notevolmente aumentato, soprattutto nei cassonetti di frontiera, posti a ridosso dei confini comunali, con conseguente aggravio dei costi di smaltimento (nel 2013 sono stati spesi 70mila euro in più dell’anno prima).
La questione, già affrontata dall’Amministrazione Botti con un’apposita ordinanza e un’intensificazione della vigilanza, è stata presa di petto dal nuovo sindaco Giampiero Cipani, che ha disposto controlli ancor più serrati da parte degli agenti della Polizia Locale, anche in borghese, per sorprendere con le mani nel… cassonetto i pendolari del rifiuto. «Effettivamente – spiega il comandante dei vigili, Stefano Traverso – questa cattiva abitudine è in preoccupante crescita. Tanto che nel corso della prima settimana di controlli abbiamo elevato 15 verbali».
Ricordiamo che ogni trasgressione all’ordinanza comunale che vieta «il conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini non iscritti nel ruolo dei rifiuti del Comune di Salò» è punita con una multa di 200 euro.
Il sindaco ha disposto controlli serrati anche sul passaggio delle biciclette sulle passeggiate a lago: «Sul lungolago Antiche Rive, dal Mulino al Tip Tap – spiega il comandante Traverso – è vietato andare in bicicletta, se non con la stessa condotta a mano. Si può invece circolare in bici sul lungolago Zanardelli, avendo cura di transitare sulla carreggiata in porfido e non sulla porzione di passeggiata riservata ai pedoni. E in ogni caso, per la tutela dei pedoni stessi, bisogna procedere a velocità ridotta». Anche in questo caso non sono mancate le multe ai trasgressori (14 nelle ultime due settimane).
Pugno di ferro, infine, anche per chi abbandona le deiezioni del proprio cane sul suolo pubblico e in particolare sui marciapiede destinati alla circolazione pedonale, sul lungolago, sulle spiagge, i prati e nelle aiuole delle strade e dei giardini. Anche su questo fronte sono stati implementati i controlli tesi a far rispettare l’ordinanza in vigore da tempo, che vieta di «introdurre cani, ancorché al guinzaglio, nelle spiagge e nei parchi pubblici, nelle aree attrezzate e nelle aiuole» e che impone ai proprietari e conduttori di cani di rimuovere dal suolo pubblico eventuali deiezioni dei loro animali. In caso di mancato rispetto dell’ordinanza sono previste multe da 25 a 500 euro.