Sos per il Sistema bibliotecario bresciano

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ALTO GARDA – Sos per la Rete bibliotecaria bresciana. Lo lancia la Comunità Montana dell’Alto Garda bresciano, che nel corso della recente Assemblea ha approvato un’apposita mozione.C’è infatti il rischio che con la prevista soppressione delle Provincie venga meno quel ruolo di coordinamento che hanno avuto in molti casi le Province nell’ambito dei servizi culturali, tra cui appunto la gestione delle Rete bibliotecaria.

La mozione ricorda che la Rete bibliotecaria bresciana riunisce le biblioteche di pubblica lettura a Brescia (198 biblioteche comunali, 15 scolastiche e di altra titolarità, una mediateca e 3 fondi documentari speciali) e che con il sistema bibliotecario partner, quello di Cremona, nel solo anno 2013 la Rete ha servito 178.800 utenti attivi, prestando complessivamente 1.670.000 documenti.

Il patrimonio bibliografico (raggiungibile da qui) sfiora ormai i 4 milioni di documenti, offerta che si amplia notevolmente se si includono le risorse digitali rese disponibili nell’ambito del network MediaLibraryOnLine, la prima biblioteca digitale italiana pubblica, ad accesso gratuito per gli utenti (da qui).

Ebbene la Rete bibliotecaria bresciana, ricorda la mozione, «ha nella Provincia di Brescia l’ente che fornisce servizi e risorse umane, supporto tecnico e operativo, coordinamento del lavoro dei Sistemi e che assicura sostegno anche finanziario all’attività dei sistemi stessi».

La mozione della Comunità montana auspica dunque che con la riorganizzazione delle Provincie vengano operate «scelte che concretamente diano stabilità alla Rete bibliotecaria bresciana, facendo sì che essa continui a vivere e a operare come ha fatto in questi anni». L’Assemblea della Comunità invita dunque il presidente e la giunta «a porre in essere le più opportune strategie per favorire un passaggio di responsabilità e per mantenere vivo il coordinamento tra i Comuni, in modo che i cittadini possano continuare a usufruire di questo servizio».

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