Estate bagnata, turismo in ginocchio
LAGO DI GARDA – «Contiamo le papere, non le persone». La mette sul ridere il gestore del Lido degli Ulivi a Toscolano. Ride per non piangere. Già, perché quest’estate folle dal punto di vista meteorologico sta mettendo in ginocchio il turismo.
«La stagione va molto male – ci dicono ancora al Lido degli Ulivi -, malissimo: la spiaggia è sempre vuota, c’è un calo dell’80 per cento rispetto allo scorso anno. In tutto giugno e tutto luglio avremo lavorato si e no tre giorni pieni».
Consistente il calo degli ingressi, del 30-40 per cento, anche alle piscine comunali Due Pini di Salò: «Fortunatamente – dice il direttore Beppe Chiappini – da qualche anno abbiamo deciso di tenere aperte le vasche indoor anche d’estate. Una scelta che quest’anno si è rivelata provvidenziale. Ma il calo degli ingressi all’area esterna è notevole: fuori si lavora tre mesi all’anno e gli ingressi perduti non si recuperano più».
Vanno male le cose anche nei campeggi. «Cosa vuole – ha dichiarato al Corriere delle Sera Enrico Piantoni, titolare del campeggio Nanzel di Limone sul Garda – quando uno viene a dirti che non ne può più di avere la tenda allagata e il materassino bagnato, che gli puoi dire se vuole andarsene prima? Sarebbe sbagliato volergli far pagare tutta la prenotazione. Poi ci sono quelli che guardano le previsioni meteo su internet, oltretutto spesso peggiori della realtà, e se vedono, per dire, che il sabato mette brutto, partono il giorno prima per non arrivare a casa con la tenda bagnata. Alla fine, due giorni in meno qui, uno là, tutti questi piccoli “buchi” creano un problema».
Il calo si sente anche negli alberghi, anche se non è disastroso. «La cose sono andate bene fino a giugno – ci spiega Marco Girardi, direttore del Consorzio turistico della riviera bresciana Garda Lombardia – poi, a luglio, c’è stata la flessione». Le ragioni? «Diverse. I mondiali di calcio che hanno trattenuto diversi turisti, soprattutto tedeschi, nel proprio paese. Poi c’è stata una modifica dei periodi di vacanza in diverse regioni delle Germania: i lander Hessen e Sachsen, così come la Baviera, hanno programmato la chiusura dell’anno scolastico solo a fine luglio».
Infine c’è stata la pioggia: «Non mi ricordo – dice Girardi – un luglio così. Ormai la vacanza la si prenota on line. Si guardano le previsioni e se danno pioggia, si rimanda tutto. Poi c’è chi ha anticipato il ritorno a casa, stanco di prendere acqua invece del sole».
Insomma, un disastro. Confidiamo in un agosto migliore.