Desenzano: pena sospesa per i piccioni
DESENZANO – Sono per il momento salvi i piccioni di Desenzano del Garda. La sezione bresciana dell’Associazione Italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) ha diffidato il Comune a dare attuazione al “contenimento”.
L’associazione animalista si è mossa in seguito alla decisione del comune di varare un «piano di contenimento delle colonie di piccioni sul territorio comunale», con l’obiettivo di «evitare cause di problemi igienico-sanitari e limitare il deturpamento di monumenti e beni architettonici».
Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa, e Catia Gatto, vicepresidente nazionale e responsabile dell’associazione per la provincia di Brescia, rendono noto: “Tenuto conto del fatto che tale iniziativa va contro le leggi nazionali di tutela degli animali ed in particolare contro la legge 189/04 (maltrattamento e uccisione di animali) che ha rafforzato la tutela degli animali, applicabile anche ai colombi. Il Tar del Veneto – ricordano i due – ha chiarito il principio dichiarando illegittima un’ordinanza sindacale di abbattimento dei piccioni, stabilendo che i sindaci non hanno il potere di consentire la caccia ai colombi di città, il contenimento delle specie selvatiche, tra cui i colombi torraioli, deve avvenire con mezzi ecologici e solo le Regioni possono attuare piani di abbattimento, constatata l’inadeguatezza dei metodi ecologici”.
“Diffidiamo il Comune di Desenzano – scrivono Croce e Gatto – dal mettere in atto qualunque forma di decisione che possa mettere a repentaglio la vita medesima dei piccioni”.
Una copia della diffida è stata inviata alla procura della repubblica di Brescia e alla Corte dei Conti “in quanto si ravvisano le ipotesi di reato penale ai fini di violazione della 189/04 e del reato di sperpero di denaro pubblico in quanto investito in una iniziativa palesemente illegale”.
Il Comune ha quindi fatto sapere di aver deciso di sospendere l’attuazione dell’incarico affidato ad una ditta bresciana per l’«allontanamento» di 1000 esemplari. Allontanamento che in realtà significava uccisione con il gas.
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