San Felice: giù la serranda dell’ultimo alimentari
SAN FELICE DEL BENACO – Chiude l’ultimo negozio di alimentari in paese. La minoranza: «Imbarazzante silenzio dell’Amministrazione Comunale».
Da poco più di un mese San Felice del Benaco è rimasto senza l’ultimo negozio di alimentari, un piccolo mini market posto in centro al paese. Sulla vicenda intervengono i consiglieri comunali della lista civica “Idee In Comune” (Simone Bocchio, Simone Zuin, Bruno Baldo, Sandra Tarmanini) con un comunicato stampa.
Ecco il testo: «Questa realtà, a tutti gli effetti un servizio alla comunità ed in modo particolare per gli anziani, ha sofferto della spietata concorrenza dei grandi centri commerciali presenti nell’area valtenesina.
Va ricordato che questa tipo di realtà economica diventa indispensabile nei periodi estivi, in un comune come San Felice del Benaco a forte vocazione turistica. Appare quindi ulteriormente grave la situazione che si è creata: i nostri ospiti per trovare un negozio di alimentari devono spostarsi nei grandi centri commerciali, portando ricchezza al di fuori del nostro paese.
La notizia della chiusura non è mai stata di fatto anticipata: ci si è trovati di fronte al fatto compiuto, con le serrande abbassate da un giorno all’altro.
Molteplici sono le lamentele che il nostro gruppo consigliare “Idee in Comune” ha raccolto nelle ultime settimane, e non solo da parte di anziani o di turisti.
Abbiamo responsabilmente atteso in silenzio una presa di posizione da parte dell’Amministrazione Comunale. Risposta che però ad oggi non è evidente.
Su questo tema il Sindaco Rosa non ha dato segni di vita, con la speranza forse che tutto cada nell’oblio.
Contrariamente a quanto si pensi, o a quanto possano dirci, un’amministrazione può fare molto in casi come questi.
Al Sindaco Rosa suggeriamo di sfogliare il programma della nostra lista “Idee in Comune” dove già a maggio, mostrando capacità di prevedere e gestire le emergenze del nostro territorio, avevamo indicato alcune possibili soluzioni come, ad esempio, il sostegno alla nascita di un “negozio di vicinato”. Iniziativa questa che avrebbe potuto portare, così come da noi concepita, alla creazione di posti di lavoro, dando una risposta immediata e concreta alle esigenze dei cittadini e dei turisti.
Nel limite delle ridottissime possibilità concesse ai gruppi di minoranza, cercheremo di farci promotori di una proposta che permetta di risolvere questa grave carenza dell’Amministrazione Rosa».