Ondastudios, la Cinecittà di Salò
SALÒ – Per le Giornate Europee del Patrimonio 2014, sabato 20 settembre (10-12 e 15-19) sarà possibile visitare i teatri di posa del centro di produzione Ondastudios del regista salodiano Angio Zane.
Il pubblico potrà addentrarsi in un mondo fantastico di celluloide e curiosare tra materiali, attrezzature e scenografie che testimoniano sessant’anni d’attività cinematografica, con la possibilità di assistere alla proiezione di alcuni filmati del regista Zane, scomparso il 27 gennaio 2010 all’età di 84 anni. Appuntamento sabato 20 settembre in via del Panorama 16, a Campoverde, presso il centro di produzione Ondastudios, trasformato in museo audiovisivo.
Sarà un modo per ricordare questo straordinario personaggio, regista e sceneggiatore, produttore e scrittore.
Zane era nato il 17 agosto 1925. Viveva a Salò, in via del Panorama, nella sua casa affiancata dagli ex teatri di posa Ondastudios, che per molti anni sono stati una piccola Cinecittà e che il regista aveva poi trasformato nel «Museo archivio audiovisivo gardesano», dove sono allineate attrezzature ed apparecchi cinematografici d’altri tempi, cineprese, moviole e centinaia di fotografie che raccontano una vicenda professionale straordinaria.
Angio Zane è stato autore di documentari, cortometraggi, film e pubblicità del Carosello, alcune rimaste nella memoria collettiva di una generazione, come quella della Stella Negroni, o quella della Cedrata Tassoni con Mina e tante altre con protagonisti del calibro di Johnny Dorelli e Raimondo Vianello.
Dopo un inizio come cineamatore, Zane si dedicò alla produzione documentaristica, realizzando oltre cento cortometraggi, tra i quali molti didattici ed industriali. Ottenne numerosi riconoscimenti anche a livello internazionale.
Esordì nella regia di lungometraggi con «La capinera del mulino» (1956) ed in seguito si distinse per film rivolti ai ragazzi, creando i personaggi Brigliadoro e Nuvola Bianca, straordinari cavalli al centro di mille avventure. Le sue opere cinematografiche più note risalgono agli anni Sessanta: una serie di western all’italiana, antesignani del genere «spaghetti western», come «Gli avventurieri dell’Uranio» (1958), «Esploratori a cavallo» (1962), «Sul cammino dei giganti» (1962), «Okay sceriffo» (1964), «Avventure a cavallo» (1967), alcuni girati nelle valli di Toscolano a Gargnano.
Nella zona delle Marocche, sull’alto Garda trentino, ambientò altri «proto western» all’italiana, anticipando Sergio Leone e Bruno Corbucci, incentrati sulle avventure di uno sceriffo e del suo aiutante, protetti e guidati dalla loro «buona stella». Nella location altogardesana collocò le vicende de «Lo sceriffo della valle d’argento», pubblicità dei salami Negroni, che divenne uno degli appuntamenti più amati dell’indimenticabile stagione del Carosello. In seguito si dedicò alla realizzazione di audiovisivi aziendali ed industriali.
Nel 1986 tornò alla regia di lungometraggi a soggetto con «Ribelli. Brigata Perlasca» (1986), un film documentario dedicato alle Fiamme Verdi che operarono tra Lemprato e Livemmo negli anni 1943-45.
Lo stesso Zane fu un protagonista, con il nome di battaglia Diego, della lotta partigiana. Fra i suoi ultimi lavori la serie di documentari didattici «Autoguida ‘90» del 1990. Negli ultimi anni, a dimostrazione della sua poliedricità, si è dedicato alla realizzazione di filmati con soggetto letterario: «Sirene»(1989), sui narrati poetici di d’Annunzio; «Le notti chiare»(1990) e Goethe 2000 (1998), che rievocano le impressioni gardesane di Goethe; «Incantesimi d’amore» (1993), rappresentazione dell’amore così come viene descritto da poeti quali Saffo, Catullo, Dante, Rimbaud, Neruda.
Mina e la Tassoni: splendide immagini della cantante sulle rive del Garda in un cortometraggio di Zane.
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Carosello: un cortometraggio per pubblicizzare i salumi Negroni diretto da Zane.
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