RIVA DEL GARDA – «Dislessia: moda o realtà?» è il titolo del ciclo di quattro incontri pubblici organizzati dal 10 ottobre al 21 novembre dalla cooperativa sociale Eliodoro e dall’associazione Strada Facendo.
Benché si calcoli che riguardi dal 3 al 4 per cento della popolazione scolastica della scuola primaria e secondaria di primo grado, in Italia la dislessia – la difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente – è poco conosciuta. Per chi volesse approfondire il tema ecco il ciclo di incontri «Dislessia: moda o realtà?», dal 10 ottobre al 21 novembre nell’auditorium del Conservatorio di Riva del Garda. Previsto il riconoscimento di crediti formativi per i docenti.
Il bambino dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura: disortografia (cioè una difficoltà di tipo ortografico, nel 60 per cento dei casi) e disgrafia (difficoltà nel movimento fino-motorio della scrittura, cioè una cattiva resa formale, nel 43 per cento dei casi), nel calcolo (44 per cento dei casi) e, talvolta, anche in altre attività mentali.
La realtà dei DSA: il dubbio , il riconoscimento, l’intervento
Venerdì 10 ottobre, ore 20.30
Prof.ssa Paola Venuti
Solo negli ultimi anni è stata riconosciuta la realtà dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento e sono stati adottati i provvedimenti necessari a garantire il diritto allo studio agli studenti anche se permangono nel mondo della scuola diffidenze, incomprensioni, sottovalutazioni. Il punto sulla situazione e sulle prospettive di intervento.
Figli, genitori, insegnanti per una scuola accogliente
Venerdì 24 ottobre, ore 20.30
Testimonianze di buone prassi
Famiglie, ragazzi, docenti hanno dovuto misurarsi con il problema dei DSA ben prima che esso si imponesse all’attenzione generale. Il disagio delle famiglie e dei ragazzi, la testimonianza delle scuole che, anche prima delle disposizioni legislative, hanno cercato delle soluzioni f acendo leva sulle professionalità e le risorse umane di cui dispongono.
Inclusione: per qualcuno o per tutti?
Venerdì 7 novembre ore, 20.30
Prof. Dario Ianes
La scuola italiana vanta un’esperienza ormai pluridecennale di inclusione di studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). L’esperienza maturata, assieme all’evoluzione dei contesti culturali e sociali che pone alla scuola nuove domande e fa nascere bisogni diversi, impone una profonda riflessione sul concetto stesso di inclusione e sulle modalità con cui si incarna nella quotidianità della didattica.
Valorizzare le potenzialità e non solo lavorare sulla difficoltà
Venerdì 21 novembre, ore 20.30
Le risposte del territorio: Eliodoro e Strada Facendo
Cambiare lo sguardo con cui si approcciano le problematiche: non solo insistere su “quello che manca”, ma valorizzare “quello che c’è”, le potenzialità di ciascuno per offrire motivazioni e possibilità di nuove scelte: l’esperienza di alcune realtà del territorio che cercano di percorrere anche questa strada.