Il business della terza età nel futuro dell’ospedale?
SALÒ – È la nuova idea che il sindaco Gianpiero Cipani ha messo sul tavolo dell’Azienda ospedaliera di Desenzano, proprietaria dell’immobile.
L’idea di Cipani si ispira ai principi dell’«independent living», un concetto che da decenni ha preso piede negli Stati Uniti e che sembra tagliato su misura per la realtà di Salò, la località bresciana con l’indice di vecchiaia più alto (209 anziani ogni 100 giovani, contro un rapporto medio provinciale di 127 a 100).
«Escludiamo a priori – ha dichiarato Cipani al Giornale di Brescia – la possibilità di sostenere operazioni speculative puramente residenziali. Ma appare poco praticabile anche l’ipotesi alberghiera: un hotel ha bisogno di infrastrutture non realizzabili al vecchio ospedale. Oggi nessuno sarebbe disposto ad investire in appartamenti o in camere d’albergo. Ma c’è un business che è sostenibile: quello degli alloggi protetti».
Cipani immagina un residence protetto che assomigli più a un condominio che a una casa di riposo, un luogo per anziani che vivono in autonomia, con servizi assistenziali a portata di mano.
«L’immobile dell’ospedale – continua il sindaco – presenta una volumetria di 30mila mc. Di questi, 10mila potrebbero ospitare il cosiddetto “Presidio ospedaliero territoriale”, struttura di prossimitàprevista dal riassetto ospedaliero deciso dalla Regione Lombardia che rappresenta il terzo livello delle strutture sanitarie, dopo i maxiospedali posti al centro del sistema e gli ospedali satelliti. Si tratta di un luogo dove concentrare i servizi sociosanitari e in cui curare i malati cronici e subacuti che vanno monitorati, ma che non devono essere per forza ricoverati in corsia. Gli altri 20mila mc – continua il sindaco – potrebbero ospitare alloggi protetti, 70-80 unità abitative da affittare agli over 65».
La richiesta di questa tipologia di alloggi non manca: «Sono convinto che sia possibile trovare un promotore finanziario che voglia cogliere questa opportunità, al quale far realizzare il presidio ospedaliero territoriale in cambio della volumetria restante». L’operazione è complessa, ma per Cipani (recentemente nominato presidente della Conferenza dei sindaci del Distretto socio sanitario 11 del Garda) è l’unica percorribile di questi tempi.
L’idea del Comune di Salò è già stata illustrata all’Azienda ospedaliera di Desenzano, così come all’assessorato regionale alla sanità e all’Asl. Vedremo se porterà risultati concreti.