CIMA REST – È allarme bocconi avvelenati nel Parco Alto Garda. Li hanno rivenuti a Cima Rest, nel Comune di Magasa, alcuni cacciatori gardesani.
Le esche avvelenate, trovate da cacciatori giunti in Valvestino con i propri segugi per una battuta di caccia, sono state consegnate al Servizio veterinario dell’Asl di Salò. È stata inoltre presentata una denuncia contro ignoti ai carabinieri della stazione di Gargnano.
Ricordiamo che oltre a costituire un atto di inciviltà, avvelenare un animale è un reato penale. Chi compie un simile gesto, non ha giustificazioni.
Non è la prima volta che accade. Episodi simili sono stati registrati nel territorio montano del Parco altogardesano in più occasioni negli anni scorsi.
«Chi lascia sul territorio questi bocconi – commenta il sindaco di Magasa, Federico Venturini – andrebbe punito con la massima severità. Questi monti sono frequentati da numerosi escursionisti, che spesso portano con sé il proprio cane. Se dovesse succedere qualcosa a questi animali, per il nostro territorio sarebbe un danno d’immagine gravissimo».
L’auspicio è che si faccia chiarezza sulla vicenda, magari individuando i responsabili. Nel frattempo ci si chiede: perché? Quali motivazioni stanno alla base di un gesto simile? È pura crudeltà o c’è dell’altro? Si vogliono forse eliminare le volpi, colpevoli di predare le lepri? O questi bocconi sono destinati ai cani dei cacciatori?
Il gesto ci risulta davvero incomprensibile.