Dai ghiacciai dell’Adamello al Garda

ARCO – Passo passo, il progetto di parco fluviale del Sarca è cresciuto e oggi, come Rete di Riserve della Sarca, unisce 26 Comuni, tre Comunità di Valle, la Provincia autonoma di Trento e il BIM Sarca, Mincio, Garda, in un grande progetto di tutela e valorizzazione che unisce i ghiacciai dell’Adamello al lago di Garda.

E mercoledì 26 novembre il parco fluviale si presenta alla cittadinanza, con un importante incontro pubblico dal titolo «Dai ghiacciai dell’Adamello al Garda», che si svolge al nuovo Centro di protezione civile di Arco, in località Bruttagosto, con inizio alle ore 20.30 (si raccomanda di lasciare l’auto al vicino parcheggio di Caneve). La cittadinanza è invitata, così come le associazioni, le realtà economiche, gli amministratori.

Il Parco fluviale del Sarca unisce due Reti di Riserve, quella di alto corso e quella di basso corso; le quali non sono nuove aree protette, ma un modo diverso di gestire l’insieme delle aree protette già esistenti, sulla base di un Accordo di programma, di durata limitata e rinnovabile. È costituito dal fiume Sarca più le aree protette, che nel loro insieme costituiscono sistemi territoriali di particolare interesse che si prestano ad una gestione unitaria. Il Parco fluviale del Sarca è nato con un lungo processo partecipativo che nel 2010 ha vinto il primo premio assoluto al concorso internazionale promosso dalla Regione Toscana (Settore Ufficio osservatorio elettorale regionale e partecipazione) e dal Comune di Montaione (Firenze), nell’àmbito della seconda edizione del meeting «Le giornate di Montaione: democrazia e partecipazione»; ed è stato attivato su base volontaria attraverso un Accordo di programma di durata triennale tra la Provincia e i Comuni, le Comunità di Valle e gli enti interessati; la gestione avviene tramite un Piano di gestione approvato dagli enti firmatari e dalla Giunta Provinciale.

Presidente è Gianfranco Pederzolli, presidente del BIM Sarca, Mincio, Garda (ente capofila). La governance è composta dalla Conferenza di Rete, organo con funzioni di indirizzo e scelta nel quale siedono i referenti di tutti gli enti partecipanti; dal Gruppo di lavoro, organismo con funzioni di supporto alla progettazione e alle scelte, di istruttoria e di monitoraggio, composto dal presidente, da tre referenti della Conferenza della Rete, da tre referenti dei Servizi provinciali, da un referente del Laboratorio territoriale, da un referente del Parco naturale Adamello-Brenta e da tre rappresentanti per il turismo (uno rispettivamente per le APT di Madonna di Campiglio e di Comano Terme, e uno per il Consorzio turistico delle Giudicarie centrali); infine, c’è il Laboratorio territoriale, organismo partecipativo con funzione propositiva, per la valorizzazione delle idee e la ricerca di soluzioni condivise, aperto a tutti i cittadini, ai portatori di interesse e alle associazioni locali.

Il programma della serata
L’incontro pubblico si apre con i saluti istituzionali di Silvia Girelli, assessore del Comune di Arco; di Luca Sommadossi, presidente della Comunità della Valle dei Laghi; di Alessandro De Guelmi, assessore della Comunità Alto Garda e Ledro; di Gianfranco Pederzolli, presidente delle Reti di Riserve della Sarca, alto e basso corso.

A seguire gli interventi: Micaela Deriu, coordinatrice delle Reti di Riserve della Sarca, alto e basso corso, tratta il tema «Il Piano di gestione unitario»; Guido Zolezzi, docente dell’Università di Trento, illustra una «Proposta di studio per la riqualificazione fluviale»; Elena Guella, project assistant di Life+Ten, parla di «Opportunità per integrare il miglioramento ambientale e lo sviluppo economico sostenibile», mentre Paolo Grigolli, di Trentino School of Management, affronta l’argomento «Strategia TurNAT: turismo sostenibile nelle aree protette». In conclusione Ilaria del Parco naturale Adamello-Brenta illustra una «Proposta di processo partecipativo per il Piano digestione unitario, cui fa sèguito il pubblico dibattito e il confronto.

Nella foto: la laguna creata sul Sarca in località Moletta.

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GardaPost