San Felice: un milione per sociale e istruzione
SAN FELICE DEL BENACO – Il sindaco Paolo Rosa: «Circa il 24% del bilancio comunale è impiegato per anziani, politiche per la famiglia, welfare e istruzione».
Nonostante il momento non facile, a San felice del Benaco circa 1 milione di euro, che corrispondono al 24% delle spese correnti, è investito nelle politiche per la famiglia, nel sostegno e l’aiuto sociale, insieme all’istruzione.
Ecco i dettagli, diffusi dall’Amministrazione comunale in un comunicato stampa, riguardanti le politiche sociali del Comune della Valtenesi.
L’Amministrazione Rosa ricorda in primis «il bonus bebè di € 250 per primo nato e di € 400 per nati ulteriori al primo, entro un limite di reddito familiare, che si pone come segno di vicinanza alla famiglia nelle spese sostenute a fronte della nuova nascita (sono 31 i nuovi nati all’anno, secondo la media dei dati riferiti agli ultimi 11 anni). Il Comune offre inoltre a tutte le famiglie un kit-prova di pannolini in stoffa, lavabili e riutilizzabili, al fine della promozione di questi prodotti ecosostenibili, a tutela dell’ambiente e delle condizioni di vita dei bambini.
Attenzione quindi per la famiglia, attestata anche dalla presenza dell’asilo nido “Gulliver” e della scuola materna “A.M. Borghese”, sostenuta quest’ultima dal Comune con appositi fondi per circa 75mila euro annui destinati al suo funzionamento.
Sempre per i giovanissimi anche la conferma del servizio estivo diurno (Cred) a 8 settimane, con una capacità ricettiva a 150 posti. Ma il Comune è ugualmente impegnato nelle altre aree del bisogno, a partire dalle persone anziane e con disabilità, che possono contare su un servizio di assistenza domiciliare che negli ultimi anni è passato da 3 a 5 operatrici socio-assistenziali, con un impiego di risorse di oltre 100mila euro che, aggiungendo il servizio il telesoccorso e i pasti a domicilio, supera i 130 mila euro.
Vi sono poi rinnovate da qualche anno, sulla base di un accordo con le sigle sindacali CISL, CGIL, UIL risorse destinate ai contributi per spese sanitarie e utenze domestiche a favore di anziani, pensionati e disoccupati senza limite di età per oltre 20 mila euro, che si sommano all’impegno per gli inserimenti in Strutture assistenziali per anziani e disabili adulti con interventi educativi diurni rivolti a giovani e persone disabili per circa 160 mila euro.
Il Comune si muove a sostegno di varie tipologie di disagio, prediligendo forme di aiuto mediante la fornitura di buoni spesa o pacchi alimentari, anche mediante collaborazione con l’Associazione di volontariato locale. Da ultimo, il Comune impegna circa 15 mila euro all’anno per la gestione associata di alcuni importanti Servizi quali la Tutela minori, il Centro Servizi Handicap e il Nucleo Inserimento lavorativo rivolti ai disabili e i servizi preventivi nelle Scuole secondarie di primo e secondo grado. Non è possibile elencare ogni singolo intervento, ma di certo le risorse impiegate per l’area del sociale sono adeguate al fine di sostenere gli anziani, i giovani, la famiglia e le persone in difficoltà per handicap oltrepassando insieme alle risorse per l’istruzione oltre un milione di euro che raggiungono un ragguardevole 24% delle spese correnti.
«Tutte queste iniziative – spiega il sindaco Paolo Rosa – riconfermano la centralità della persona, orientando gli sforzi su chi sta maggiormente risentendo della crisi e per sostenere la formazione dei nostri giovani».