GARDONE RIVIERA – Ottimi risultati per il Vittoriale degli Italiani nel 2014, che supera i 178mila visitatori annuali.
Sono state 109mila le persone che hanno visitato la casa del Poeta, la Prioria, e quasi 115mila gli ingressi al Museo d’Annunzio Eroe, in crescita del 12% rispetto al 2013.
«Dopo gli straordinari risultati raggiunti nel 2013, era possibile aspettarsi un calo di attenzione verso il Vittoriale. Invece nel 2014 i visitatori sono aumentati di oltre 9.000 unità, a testimonianza dell’interesse crescente, o della passione, che suscita il Vate e dell’ottima salute di una Fondazione che si rinnova e innova in piena autonomia e autosufficienza», così il Presidente della Fondazione Giordano Bruno Guerri.
Che aggiunge: «La curiosità dei visitatori, antichi e nuovi, si rivela davanti alle numerose nuove opere d’arte disseminate nel parco: dal Cavallo Blu di Mimmo Paladino all’Obelisco di Arnaldo Pomodoro ai Cani di Velasco ai corni multimediali che permettono, con il proprio smartphone, di sentire poesie di d’Annunzio, in italiano e inglese, e di lasciare un proprio messaggio sul sito del Vittoriale. Ma sono la Valletta dell’Acqua pazza e il Laghetto delle Danze, riaperti da poco e unanimemente giudicati il luogo più bello del Vittoriale, a attirare di più i visitatori: soprattutto gli innamorati, che scelgono quel luogo come perfetto per le loro coccole: come sarebbe piaciuto al padrone di casa.”
Anche un evento sfortunato è stato volto in bene: a settembre una tempesta ha abbattuto dieci cipressi del Vittoriale. Dagli alberi caduti sono state ricavate mille sezioni numerate e firmate dal Presidente, con impresso a fuoco il logo del Vittoriale e una frase commemorativa. Le preziose reliquie dannunziane sono in vendita sul sito del Vittoriale e presso il bookshop: è un’opportunità per i collezionisti e per tutti gli estimatori di d’Annunzio, oltre che un modo per sostenere il lavoro della Fondazione e la cura di uno dei musei più visitati d’Italia. Molti visitatori si soffermano davanti ai venti nuovi giovani cipressi, che sostituiscono quelli caduti dal 1938 a oggi, ognuno con un nome dannunziano e una targa che lo spiega.