Padenghe primo per reddito. Vera ricchezza?

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PADENGHE – Padenghe sul Garda è il Comune più benestante della provincia di Brescia. Il dato emerge dai dati raccolti da una indagine per la Cgil di Brescia sulla base delle elaborazioni del Ministero delle Finanze.

Dall’analisi dei modelli Unico e 730 compilati nel 2013 si evince che il reddito medio in provincia è di 20.445 euro, mentre il paese gardesano, primo su 206 Comuni, ha contato 3091 contribuenti per un reddito medio di 27.264 e una Irpef media di 8.042.

«La vittoria – commenta l’Amministrazione comunale tramite un comunicato stampa – non fa di Padenghe un centro in cui la ricchezza è unanime, in quanto il primato è la sintesi e non l’equilibrio delle ricchezze. Quindi è legittimo porsi la domanda se in paese sono tutti ricchi, e la risposta conseguente è certamente no. A Padenghe risiedono numerosi imprenditori bresciani e non solo, che contribuiscono a elevare il reddito generale medio. Perché costoro abitano in paese? Perché è una bella località con ottimi servizi, una qualità ambientale di prim’ordine e facile da raggiungere da altre direzioni».

Aggiunge il sindaco Patrizia Avanzini: «Potrei anche azzardare che forse abbiamo una minore evasione rispetto ad altri luoghi. Noi abbiamo fatto della lotta all’evasione un caposaldo della nostra amministrazione, quindi presumo sia “passato” il messaggio secondo cui le imposte bisogna pagarle. Non sono così ingenua dal pensare che il reddito medio elevato sia indicatore di ricchezza generalizzata,  è del tutto evidente che anche da noi esistono situazioni di fragilità e di disagio. Come Amministrazione interveniamo però con tempestività e non per caso, ad esempio, abbiamo integrato il contributo dell’affitto dopo che la Regione ha abbassato i fondi destinando ai comuni minori disponibilità. Il dato, quindi, a mio avviso è da leggere positivamente nel suo complesso, pur sapendo che la società oggi è molto variegata e Padenghe non fa eccezione e dunque anche qui esistono disuguaglianze sociali, che le politiche del Comune e la cittadinanza attiva tengono sotto controllo. Noi – termina Avanzini – disponiamo di una forte ricchezza umanitaria che si manifesta in più occasioni, di un volontariato solidale sempre presente, di associazionismo propositivo».

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