Basso Garda, volontari in difesa dei canneti

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BASSO GARDA – Domenica 22 febbraio la decima edizione della giornata di pulizia dei canneti del Basso Garda, habitat fondamentali per la vita del lago.

L’impellente necessità di salvaguardare l’ambiente naturalistico dell’affascinante e complesso ecosistema del lago di Garda, spinge istituzioni e associazioni del territorio a promuovere sempre più iniziative volte alla sensibilizzazione dei cittadini, e dei ragazzi in particolare, nei confronti della delicata situazione dei canneti del basso lago, vero e proprio “ossigeno” per la flora e la fauna del lago.

Purtroppo, non tutti sono a conoscenza delle molteplici funzioni, di grande valore ecologico, dei canneti. L’intensa attività fitodepuratrice, con la presenza di ossigeno, è fondamentale per la detossificazione dei sedimenti, in quanto trasforma in solfati i solfuri, estremamente dannosi per l’ambiente.

Le radici di queste piante, oltre ad aiutare la decomposizione delle sostanze organiche, consentono di prevenire l’intasamento del letto, stabilizzando il terreno e riducendo il rischio di erosione. Il canneto è in grado inoltre di rallentare il passaggio di elementi o composti chimici provenienti dall’esterno e di trattenere la sporcizia trasportata dal moto ondoso.

Non dimentichiamo poi i benefici legati all’avifauna e alla biodiversità: sono molte le specie che utilizzano i canneti per svolgere le principali attività biologiche. Gli elementi naturalistici diventano così “motori” del ciclo vitale di uccelli, rettili, anfibi, pesci, insetti, plancton e benthos.

Queste peculiarità, insieme ad altre importanti funzioni, fanno dell’ambiente canneto un elemento fondamentale per la vita del lago di Garda, un patrimonio da mantenere e da salvaguardare dalle minacce provenienti da inquinamento e “disinteresse” umano.

A causa delle cattive condizioni metereologiche, l’appuntamento annuale dedicato alla pulizia di questo habitat del basso Garda, in programma domenica 15 febbraio, è stato rinviato a domenica 22 febbraio, eccezion fatta per la pulizia gestita dal Gruppo Ecologico di Peschiera, che ha “eroicamente” portato a termine i lavori, nonostante la pioggia, domenica 15.

L’attività rientra nel calendario di iniziative del Tavolo di Coordinamento e di Consultazione, che, nato nel 2009 con lo scopo di gestire azioni congiunte legate al monitoraggio e alla manutenzione delle aree a canneto, riunisce CNR-IREA (Consiglio Nazionale delle Ricerche), CRA (Centro Rilevamento Ambientale) di Sirmione, Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, Lega Navale Italiana e i Comuni di Desenzano, Sirmione, Padenghe, Moniga, Manerba, Peschiera. Il tutto, sotto l’egida della Provincia di Brescia, promotore del Tavolo – istituito a seguito del “Protocollo d’intesa per la gestione e la manutenzione unitaria della vegetazione a canneto del basso lago di Garda” – e coordinatore dell’attività di gestione dei canneti.

Con la speranza che l’iniziativa richiami un elevato numero di volontari, sensibili alle problematiche di questa oasi naturalistica costantemente minacciata, le operazioni di pulizia, da svolgersi dotati di stivali e guanti in gomma, si svolgeranno a:

Sirmione (canneti porto Lugana e Punta Grò): ritrovo alle 9 al bar di Punta Grò

Desenzano (canneti del Vò): ritrovo alle 9 alla sede della Lega Navale

Desenzano (canneto di San Francesco): ritrovo alle 9 all’oasi di San Francesco

Padenghe (canneti Rocchetta Lido): ritrovo alle 9 al lido

Manerba (canneti Punta san Sivino Zocco): ritrovo alle 9 a San Sivino

I volontari degli enti e delle associazioni aderenti, impegnati per il decimo anno nella giornata di pulizia dei canneti, sono chiamati ad assumere particolari precauzioni nelle attività, in quanto, come ricordato da CNR e CRA, negli anni in cui la Giornata viene fissata tra la fine dell’inverno e la primavera (come in questa edizione) si rischia di turbare un ambiente naturalistico già “attivo” negli accoppiamenti e nella nidificazione. Sarà dunque importante evitare di entrare nelle parti centrali del canneto e di utilizzare in maniera eccessiva imbarcazioni a motore. Tra le ulteriori raccomandazioni, prestare particolare attenzione ai nuovi germogli della cannuccia di palude e rimuovere solamente rifiuti di origine umana (non raccogliere carcasse di animali o altro materiale organico). Infine, è fondamentale evitare eccessivi rumori, che possono infastidire l’habitat dei canneti.

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