VALVESTINO – Il Consiglio regionale lombardo ha approvato oggi, martedì 14, la mozione che esprime parere favorevole al passaggio al Trentino dei due Comuni.
Un altro passo verso il passaggio al Trentino Alto Adige dei comuni di Valvestino e Magasa.
Le due piccole comunità altogardesane (rispettivamente di 212 e 144 anime) si erano espresse a grande maggioranza a favore del passaggio al Trentino in occasione del referendum tenutosi il 21 e 22 settembre 2008.
Il passaggio dovrà essere sanciti da una legge dello Stato, ma prima era necessario ottenere, cosi come prevede la Costituzione, il parere delle due Regioni interessate. Il Trentino aveva espresso la propria determinazione favorevole nel 2010. Mancava il parere lombardo, che è giunto oggi.
Soddisfatti i due sindaci, Federico Venturini (Magasa; nella foto il municipio) e Davide Pace (Valvestino): «Ci sono voluti un po’ di anni, ma finalmente anche la Lombardia si è espressa. Tutti i consiglieri hanno compreso e condiviso le nostre ragioni».
Ora la parola passa al Parlamento. In Senato sono peraltro già stati depositati disegni di legge relativi al «distacco dei comuni di Valvestino di Magasa dalla Regione Lombardia e loro aggregazione alla Regione Trentino Alto Adige».
Ecco il testo della mozione approvata in Regione Lombardia.
MOZIONE
premesso che
– i comuni di Valvestino e Magasa sono siti nel territorio bresciano e facenti parte dell’omonima provincia lombarda, tuttavia hanno un passato storico sociale e culturale riferibile alla provincia di Trento nell’ambito, quindi, della Regione autonoma Trentino-Alto Adige.
– il comune di Valvestino ha una popolazione composta da 212 abitanti per una superficie di 31,12 km² ed è sito ad un’altitudine di circa 1000 m. sopra il livello del mare. Le sue frazioni sono Armo, Bollone, Moerna, Persone e Turano.
– il comune di Magasa ha 144 abitanti e si estende superficie di 19,11 km² ad un’altitudine di 986 m. sopra il livello del mare ed è composto dalla sola frazione di Cadria.
– storicamente entrambi i comuni, appartenenti al territorio della Valle di Valvestino, avevano un legame con il territorio corrispondente alla attuale regione Trentino-Alto Adige fin dall’agosto 1185, quando Enrico d’Appiano fu costretto a vendere al vescovo di Trento, Alberto I, tutti beni posseduti nelle giudicarie ad eccezione del feudo di Valvestino.
considerato che
– nel 1004 il territorio corrispondente all’attuale Trentino fu eretto a Contea del Sacro Romano Impero dall’imperatore Enrico II il Santo e, nel 1027, l’imperatore Corrado II il Salico donò la contea al vescovo Udalrico II (1022 -1055) e ai suoi successori. Da allora il vescovo di Trento rivestì anche il titolo di principe del Sacro Romano Impero ed ebbe nelle sue mani il potere spirituale e quello temporale.
– i primi riscontri documentati che legano Val Vestino (Valvestino e Magasa uniti) al territorio corrispondente all’attuale Trentino risalgono al XII secolo quando la valle era parte del feudo della consorteria dei Lodrone-Storo e quindi territorio soggetto al principe – vescovo di Trento.
– Il territorio di Val Vestino restò sotto il predominio dei Conti di Lodrone fino al 19 giugno 1826 quando gli stessi rinunciarono alla loro giurisdizione a favore dell’amministrazione asburgica.
– L’Impero Austro-Ungarico mantenne il controllo del territorio della Val Vestino fino al 1918.
– Dopo la fine del primo conflitto mondiale il territorio corrispondente all’attuale provincia di Trento, comprendente anche la Val Vestino, divenne parte del Regno d’Italia.
– con legge n. 930 del 7 giugno 1934 il regime di Benito Mussolini imponeva in maniera autoritaria la separazione dei comuni di Valvestino e di Magasa dalla provincia di Trento per l’annessione degli stessi alla provincia di Brescia in regione Lombardia, contro la volontà della popolazione di quei comuni.
– sostanzialmente pertanto Valvestino e Magasa sono diventati lombardi solo dal 1934 avendo di fatto parte della storia del Trentino-Alto Adige per più di nove secoli.
– a tutt’oggi alcuni Uffici e l’amministrazione pubblica dipendono dalla Provincia autonoma di Trento come per esempio l’ufficio del catasto dei beni immobili o l’ufficio del libro fondiario; ed ancora l’amministrazione della giustizia nei comuni di Valvestino e di Magasa sono sotto la giurisdizione della corte d’appello della provincia di Trento e da ultimo, dal punto di vista ecclesiastico, tali comuni hanno fatto parte dell’arcidiocesi di Trento sino al1964.
osservato che
– venivano deliberate dai consigli comunali di Valvestino e Magasa le richieste di referendum per il distacco dei comuni stessi dalla Regione Lombardia e la loro aggregazione alla Regione Trentino Alto Adige, le quali, rispettivamente in data 2 febbraio 2008 e 23 febbraio 2008, venivano dichiarate legittime dalla Suprema Corte di Cassazione.
– gli esiti referendari nel comune di Valvestino determinavano che su 241 elettori, i votanti erano 171, di cui favorevoli 126 e contrari 37; venivano altresì conteggiate 5 schede bianche e 3 nulle.
– nel comune di Magasa erano iscritti alle liste elettorali 174 persone, i votanti erano 119 i voti favorevoli 99, i voti contrari 19 e le schede nulle 1.
– in data 1 ottobre 2008 la Suprema Corte di Cassazione approvava le proposte di distacco dei comuni di Valvestino e di Magasa dalla Regione Lombardia e la loro aggregazione alla Regione autonoma Trentino-Alto Adige.
– il risultato del referendum veniva pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 233 del 4 ottobre 2008, ai sensi del terzo comma dell’articolo 45 della legge 25 maggio 1970 n, 352.
sottolineato che
– dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 233 degli esiti referendari, a norma dell’art. 45 della legge 352, il Ministro dell’Interno avrebbe dovuto presentare al parlamento il disegno di legge conseguente che dichiarava il trasferimento dei due comuni dalla Regione Lombardia alla Regione autonoma Trentino-Alto Adige, tuttavia l’allora Ministro dell’Interno non proponeva il suddetto atto legislativo.
– in data 7 ottobre 2009 il senatore Molinari comunicava alla Presidenza del Senato della Repubblica il disegno di legge costituzionale per attuare il distacco dei comuni di Valvestino e di Magasa dalla Regione Lombardia e la loro aggregazione alla Regione autonoma Trentino-Alto Adige.
– in data 18 novembre 2009 veniva presentata la mozione n. 20/XIV al Consiglio Regionale del Trentino Alto Adige, con la quale il Consiglio della Regione impegnava la Giunta regionale ad attivarsi nelle sedi competenti perché si procedesse all’aggregazione alla Regione autonoma Trentino-Alto Adige di tutti comuni appartenenti al Tirolo storico e pertanto anche i comuni di Valvestino e Magasa.
– in data 30 novembre 2014 veniva presentato al Senato della Repubblica il disegno di legge atto n. 553 con il quale si chiedeva ancora una volta il distacco di comuni di Valvestino di Magasa dalla Regione Lombardia e la loro aggregazione alla Regione Trentino Alto Adige.
evidenziato che
– per le motivazioni storico e culturali enunciate ed in ottemperanza alla manifestazione di volontà posta in essere dagli abitanti di Valvestino e di Magasa, a seguito del referendum svoltosi, non si può non tener conto del risultato del voto.
– anche il Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige ha espresso la propria determinazione al fine che i comuni di Valvestino e Magasa entrino a far parte della Regione autonoma Trentino-Alto Adige.
– ai sensi dell’articolo 132, secondo comma, della Costituzione “si può, con l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati, espressa mediante referendum, e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione e aggregati ad un’altra”.
– la legge Cost. 3/2001 ha precisato che, per procedere alla modifica territoriale, è necessaria l’approvazione della maggioranza delle popolazioni della provincia (o delle province) e del comune (o dei comuni) interessati al distacco, come è avvenuto nel caso de quo.
Tutto ciò premesso
invita la Giunta regionale
– ad attivarsi ed intervenire nei confronti del Parlamento e del Governo affinché procedano prontamente all’esame e all’approvazione di una legge nelle forme previste dal II comma dell’art. 132 della Costituzione, quale effetto del pronunciamento della popolazione dei comuni di Valvestino e Magasa, che hanno richiesto il passaggio dalla provincia di Brescia a quella di Trento e per l’effetto dalla Regione della Lombardia alla Regione Autonoma del Trentino-Alto Adige.
– a prendere atto della volontà espressa mediante referendum dalle popolazioni dei comuni di Valvestino e di Magasa di passare dalla Regione Lombardia alla Regione autonoma Trentino-Alto Adige.
– di esprimere parere favorevole al suddetto passaggio dei comuni di Valvestino e di Magasa.
– a riferire al Consiglio regionale gli sviluppi dell’iniziativa intrapresa.