Quale futuro per il paesaggio?

SALÒ – L’Ateneo di Salò organizza, sabato 9 maggio a partire dalle 9 nell’auditorium dell’istituto Battisti, un convegno sul paesaggio del Garda.

Come leggere, oggi, il paesaggio del Garda? Fino a che punto si possono accettare le modifiche apportate dall’uomo? Come ci si deve porre di fronte agli interventi che, negli ultimi decenni più che nei secoli precedenti, hanno modificato l’ambiente lacustre?

Domande cui si cercherà di rispondere nel corso del convegno «Il lago di Garda: quale futuro per il paesaggio», in programma sabato 9 maggio alle 9 nell’auditorium dell’istituto Battisti.

L’evento è promosso dall’Ateneo di Salò nell’ambito delle manifestazioni per il 450° di fondazione. Parteciperanno personalità di livello internazionale, moderate da Giovanni Cigognetti, urbanista e architetto paesaggista, già sindaco di Salò. Sono in programma interventi di Marinella Mandelli (Il ruolo di parole-chiave come ambiente, territorio, paesaggio); Cesare Lievi, regista teatrale gardesano (L’emozione del paesaggio del lago); Andreas Kipar, architetto paesaggista (Eredità paesistiche e architettoniche del Garda); Alessandro Rocca, architetto e docente al Politecnico di Milano (Stile libero: il progetto come estetica del paesaggio); Francesc Muñoz, geografo dell’Università di Barcellona ed esperto di pratiche turistiche contemporanee (Non solo siti turistici ma spazi discorsivi); Michael Jakob, storico del paesaggio (Il lago come territorio lento. La forza del ri-conoscimento); alle 12.30 tavola rotonda dei relatori.

Il tema del paesaggioè stato più volte sfiorato nel corso delle celebrazioni del 450° di fondazione dell’Ateneo: in una tavola rotonda dedicata alle prospettive economiche del Garda (novembre 2014) e nel convegno dedicato al clima del lago (marzo 2015).

Questa volta, però, il tema Paesaggio verrà affrontato in forma diretta, sotto diverse angolature, con interventi distinti e calibrati di personalità del mondo della cultura, della progettazione urbana e del territorio. Si veda, a questo proposito, l’elenco dei relatori e gli argomenti che essi tratteranno.

Nel corso del convegno si registreranno approcci diversi ma, nella sostanza, già ora si possono individuare alcune tematiche costanti, a partire dalla definizione che si dovrà dare al termine “Paesaggio” per specificarlo nella sua identità. Si porranno interrogativi se il paesaggio debba considerarsi solo come realtà tridimensionale soggetta ai nostri sguardi o se non sia, innanzitutto, un prodotto mentale; se sia da ritenersi immutabile o non, invece, passibile di modifiche e mutamenti; e fino a che punto si possano accettare le modifiche che si intendono apportare. Davvero, come dice un detto inglese, progettare è già proteggere?

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GardaPost