SALÒ – Mercoledì 10 alle 20.45 nel cortile del centro sociale va in scena «Qui tra le rocce e il cielo. La Grande Guerra in montagna».
La serata è promossa dai gruppi alpini di Salò, Villa-Cunettone, Serniga San Bartolomeo in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso Artigiana ed Operaia di Salò.
È uno spettacolo realizzato su un testo di John Comini liberamente tratto dal libro di Maurizio Abastanotti “Del mio lungo silenzio”; musiche originali di Luca Lombardi; video di Sara Ragnoli; regia di Peppino Coscarelli.
Dopo le 70 repliche de “La guerra negli occhi” tratto dal libro (giunto alla terza edizione) “A chi dimanda di me” di Mauro Abastanotti (Liberedizioni), Andrea Giustacchini torna a raccontare la storia dei nostri soldati in quella catastrofe che fu la Grande Guerra.
Il racconto percorre tutti gli anni della guerra, da quando l’Italia era neutrale (1914) all’entrata in guerra, fino alla vittoria finale ed al ritorno a casa.
Il protagonista della vicenda è un ragazzo delle nostre valli, che abita in un piccolo paese, lavora nei campi ed è innamorato di una ragazza. Quando viene arruolato nel Corpo degli Alpini, si trova in poco tempo a combattere la guerra in montagna: ogni cima, ogni ghiacciaio, ogni crepaccio, ogni roccia, sono una sfida assoluta: freddo intenso, fatiche inenarrabili, condizioni penose.
Il protagonista diventa innocente testimone della tragedia della guerra, combattuta con il sangue di tanti piccoli grandi uomini come lui.
Ma c’è anche lo scambio di auguri con i nemici, poveri soldati travolti anche loro da quell’immane tragedia. E le lettere che non giungono, a causa della censura che stende un velo sugli orrori della guerra, enfatizzando solo gli eventi positivi…
Attraverso le toccanti parole del protagonista, che racconta la verità umana della guerra, il pubblico è immerso in una storia in cui a momenti lancinanti si affiancano episodi di toccante umanità e anche di sano umorismo.
L’ingresso è libero.