Piscina conclusa, presto l’affidamento

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GARGNANO – Collaudo superato positivamente. La nuova piscina comunale di Gargnano è un’opera conclusa, sia dal punto di vista strutturale che amministrativo.

«Non resta che pubblicare il bando – dice soddisfatto il sindaco Giovanni Albini – per l’affidamento in gestione. Contiamo di renderlo pubblico la prossima settimana».

La nuova piscina, l’unico impianto natatorio pubblico esistente tra Salò e Riva del Garda, sorge a monte della Gardesana, a fianco della palestra e delle scuole medie. La struttura a due piani ospita una vasca di 25 metri per 12,5, affiancata da una seconda vasca per bambini, più piccola (3 per 6 metri), e da gradinate dalla capienza di un centinaio di persone. Al piano superiore c’è una zona fitness.

È un’opera costata circa 2 milioni di euro, finanziati dalla Regione (50% a fondo perduto, il resto da restituire in 20 anni a tasso zero). Un’opera partita da lontano (la richiesta di finanziamento risale al 2009) e realizzata tra mille difficoltà: lungaggini, ricorsi al Tar, rescissione del contratto con la ditta vincitrice del primo appalto, nuovo appalto, critiche delle opposizioni consiliari. «In ogni caso – commenta il sindaco – sono convinto che la piscina sarà un grande successo. Siamo già stati contattati da diverse società che operano da anni nel settore e che sono interessate alla gestione. Peraltro l’Amministrazione attribuisce a questa struttura anche un significativo valore sociale. La piscina sarà frequentata dai gargnanesi e dai cittadini degli altri comuni altogardesani che fino ad ora, per corsi di nuoto o attività terapeutiche e riabilitative in acqua, dovevano quanto meno recarsi fino a Salò».

Risponde così, il sindaco Albini, alle critiche di chi sostiene che la piscina comporterà costi di gestione insostenibili, che finiranno per gravare sulle tasche dei gargnanesi. «Ricordo inoltre – conclude il sindaco – che la struttura è dotata di impianti energetici ad alta sostenibilità, come pompe di calore e pannelli fotovoltaici, che garantiranno costi di funzionamento ridotti. Chi gestirà la struttura avrà senz’altro un ritorno economico».

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