La polemica rovente dei plateatici
DESENZANO – Lunedì sera il Consiglio Comunale esaminerà il piano dei plateatici proposto dalla giunta Leso. Malumori degli operatori. La posizione del Pd.
Dibattito infuocato a Desenzano sul nuovo piano dei plateatici.
Gli operatori contestano il riordino di dehor e gazebo, sedie e tavolini. Le 4 sigle dei rappresentanti del commercio (Consorzio Albergatori e Confartigianato, Confcommercio e Desenzano Sviluppo Turistico) hanno già fatto sapere di aver chiesto alla Giunta di fermare tutto, in attesa di un nuovo confronto.
I dubbi maggiori riguardano piazza Malvezzi, dove il piano prevede la rimozione delle coperture «fisse» e spazio solo agli ombrelloni. «E quando piove o fa freddo? E quando ci sarà vento? Come faremo?», chiedono gli operatori. «Se non c’è la possibilità di avere una copertura solida e adeguata dello spazio pubblico così da sfruttarlo – hanno dichiarato gli esercenti al Giornale di Brescia – questo si traduce solo in un costo».
La piazza, insomma, è in rivolta. «Farò una proposta – ha annunciato il consigliere Udc Luigi Cavalieri – al Consiglio lunedì prossimo: congelare la situazione di piazza Malvezzi fino a ottobre, dando il tempo ad un comitato di studiare altre soluzioni».
Sulla questione interviene anche Luisa Papa, segretario del PD di Desenzano, che definisce «pretestuose le critiche di chi lamenta un mancato coinvolgimento».
«Il piano plateatici – continua il Pd – non è un piano “contro”, ma “per” la valorizzazione di Desenzano. Si tratta di una grande opportunità per gli operatori e per il turismo: aumentano gli spazi utilizzabili per i plateatici di oltre 800 metri quadrati, si dà la possibilità di installare barriere anti-vento e di utilizzare, con dehors temporanei, gli spazi liberati dalle auto durante le ore di chiusura del lungolago. La cinquecentesca Piazza Malvezzi, uno dei gioielli della nostra città, verrà restituita ai cittadini e ai visitatori, in tutta la sua bellezza artistica e architettonica. Per fare questo sarà necessario razionalizzare le pesanti strutture (di pochi), che ne offuscano l’armonia architettonica, guadagnando così ben altri 200 mq di plateatici».
«L’opinione di alcuni commercianti e delle associazioni di categoria che stanno esprimendo la loro contrarietà al piano – dice ancora il Pd – è legittima. Ma l’amministrazione ha il dovere di perseguire il bene comune, mediando tra gli opposti interessi. In un periodo delicato come questo, un momento in cui l’occupazione è un tema molto sensibile, risulta invece pretestuoso e strumentale agitare lo spettro della perdita di decine di posti di lavoro, quando sono previsti più spazi e più opportunità per tutti».