Depuratore del Garda e nuovo collettore
DESENZANO – Un progetto non più rinviabile, tra tesi consolidate e recenti obiezioni. Se ne parla sabato a Desenzano in un incontro promosso dalle associazioni Agorà e Civitas.
Dopo l’adesione del Comune di Desenzano del Garda all’Associazione Temporanea di Scopo relativa al progetto “Piano di salvaguardia del territorio e delle acque del lago di Garda e della tutela ecologica per il trattamento dei rifiuti liquidi e il trasferimento e la depurazione delle acque” (capofila la Comunità del Garda), assume ancora maggior rilievo l’incontro promosso dall’Associazione culturale Agorà e dall’Associazione di cultura e politica Civitas sabato 20 giugno con inizio alle ore 9.30 all’Hotel Oliveto di Desenzano.
L’occasione sarà utile per conoscere come si sta procedendo per reperire i 220 milioni di euro necessari per realizzare l’opera. Ci guideranno nel percorso di analisi politica e tecnico scientifica del tema proposto: Aventino Frau, presidente onorario della Comunità del Garda, e Giorgio Bertanza, professore ordinario di ingegneria sanitaria-ambientale presso l’Università di Brescia.
Aventino Frau, già protagonista negli anni settanta, durante la sua presidenza alla Comunità del Garda, dell’importante opera di depurazione che oggi vediamo, sta curando, oggi nella veste di Presidente onorario e delegato all’uopo dall’Assemblea Generale, le fasi politiche e di interlocuzione con gli Enti locali e, prima ancora, con lo Stato, in particolare del competente Ministero per l’Ambiente; Giorgio Bertanza, professore appunto presso l’Università degli studi di Brescia è esperto e appassionato ricercatore in materia di presenza e rimozione di microinquinanti dalle acque, verifiche di funzionalità e criteri gestionali degli impianti di depurazione, nonché di tecniche di intervento per potenziare/ottimizzare impianti esistenti.
I lavori saranno introdotti da Antonio Tonin, presidente di Agorà, mentre il compito di coordinatore è stato affidato a Francesco Langella, presidente di Civitas.