MALCESINE – Domenica 26 torna il concerto del Coro areniano con le migliori arie d’opera sul monte Baldo. Evento gratuito organizzato dalla Funivia Malcesine Monte Baldo.
Domenica 26 luglio, alle ore 15, torna il consueto appuntamento con la lirica in alta quota. In località Pozza della Stella, alla stazione a monte di Tratto Spino, il Coro dell’Arena, diretto da Salvo Sgrò, si esibirà in un repertorio delle più celebri arie delle opere. Ad accompagnare il Coro sarà la pianista Adele D’Aronzo.
L’appuntamento ad ingresso gratuito è organizzato dalla Funivia Malcesine Monte Baldo, che per il decimo anno, intende offrire ad veronesi e turisti un connubio di eccellenze: il panorama del lago di Garda visto dal Baldo e l’esperienza artistica secolare dell’Arena di Verona.
Iniziati nel 2004, i concerti sul Baldo si sono tenuti ininterrottamente fino al 2012. Dopo una sosta di due anni, quella di quest’anno è quindi la decima esibizione del Coro dell’Arena. Verranno eseguite musiche di Verdi/Nabucco, Trovatore, Macbeth, Ernani, I due Foscari, La Traviata, Aida; Mascagni/Cavalleria Rusticana; Leoncavallo/Pagliacci; Donizetti/Don Pasquale; Bizet/Carmen.
Per motivi organizzativi e per garantire un adeguato e celere servizio agli artisti e al pubblico, sarà sospeso il servizio di trasporto biciclette in quota per l’intera giornata del 26 luglio. Inoltre, può essere utilizzata anche la seggiovia di Prà Alpesina (dal casello di Avio), che in 10 minuti porta sul Baldo.
Oltre al Coro, la collaborazione fra Funivia, Fondazione Arena e Consorzio di Lago di Garda E’ prevede due mostre di foto di scena dall’Archivio Tommasoli. Con il titolo “I volti dell’opera”, la mostra sarà visitabile al castello Scaligero di Malcesine (24 luglio-15 settembre) con inaugurazione ufficiale sabato 25 alle ore 11; e a Peschiera Palazzina storica parco Catullo (1 agosto-15 settembre).
Presidente Daniele Polato: “Sono alla guida della Funivia da gennaio e questa è la mia prima volta con il Coro dell’Arena sul Baldo. Insieme con il nuovo cda abbiamo voluto però riproporlo perché consideriamo questa occasione culturale un appuntamento importante da offrire al pubblico. Noi ci mettiamo uno scenario unico fra i monti e il lago, l’Arena ci mette la sua rinomata capacità artistica. Perché, dunque, non riproporre il connubio fra queste due eccellenze veronesi? Crediamo molto nell’efficaci della sinergia fra istituzioni e nell’azione di marketing. L’evento di domenica lo abbiamo promosso oltre che sui nostri social, con picchi di contatti, anche presso il Museo Ferrari di Maranello, al Museo Nicolis, e al Museo Pavarotti. Domenica ci aspettiamo 4-5000 persone. Ma il nostro progetto culturale con la Fondazione Arena continua anche con le mostre di foto a Malcesine e Peschiera».