Valli Spa: Il Tar ci dà ragione

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LONATO – Oggi l’ordinanza del Tar di Brescia che respinge le contestazioni di alcuni Comuni contro l’autorizzazione concessa dalla Provincia per la realizzazione di un impianto a biogas.

«Il Tar ci dà ragione, l’impianto a biogas è compatibile con l’ambiente ed è realizzato con le migliori tecnologie». È quanto sostiene la Valli Spa, promotrice del progetto, che ha diffuso un comunicato dopo il pronunciamento del Tar.

«Con l’ordinanza di oggi – dice la Valli – il Tar di Brescia respinge in maniera netta le contestazioni avanzate da alcuni Comuni contro l’autorizzazione concessa dalla Provincia per la realizzazione di un impianto a biogas. Tale ulteriore conferma ci rincuora e non fa che ribadire il valore di questo progetto; ricordiamo che si tratta di una linea per la produzione di energia da fonte rinnovabile, nella direzione delle migliori tecnologie disponibili».

La Valli Spa, che intende realizzare l’impianto a Lonato (nella foto sopra un rendering dell’impianto), commenta così a caldo la decisione del Tar di Brescia: «Il Tribunale amministrativo non ha ritenuto di accogliere né le opposizioni procedurali, né quelle sui rapporti tra Via (Valutazione di impatto ambientale) e Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e neppure quelle sulle questioni urbanistiche e paesistiche. Nell’ambito dei diversi punti su cui si esprime l’ordinanza, si mette in evidenza una “attenzione alla completezza del progetto dell’impianto”, “un atteggiamento istruttorio doveroso da parte dell’amministrazione», ma anche che «l’area scelta per l’impianto ha destinazione prevalentemente produttiva […] Lo sviluppo dell’azienda della controinteressata (Valli spa ndr), presente da tempo, è un bene giuridico tutelabile, ed è complessivamente coerente con la situazione dei luoghi». Infine, per quel che riguarda gli approfondimenti che erano stati rivolti alla Provincia, solo sul quarto è stato chiesto all’ente pubblico di valutare ulteriormente l’aspetto legato ai limiti degli inquinanti diversi dagli ossidi di azoto, individuando nuovamente criteri orientativi che tengano conto di più fattori (ambientali, tecnici, economici, ecc)».

«Si tratta di una richiesta ancora una volta tesa alla maggiore tutela possibile – commentano dalla Valli – a cui ci atterremo nei termini prescritti». «Ci auguriamo quindi che oggi le amministrazioni, avendo svolto fino in fondo la loro funzione di verifica, possano ritenere definitivi i contenuti dell’ordinanza, nella misura in cui, al di sopra di ogni ragionevole dubbio è stata certifica la bontà del progetto, censurando in maniera netta le strumentali contestazioni avanzate nel corso del procedimento, pur sapendo sin d’ora che anche questo ulteriore scrupolo del Tribunale Amministrativo Regionale verrà prontamente strumentalizzato dai noti detrattori del progetto».

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