Approvato il PSR della Lombardia
LOMBARDIA – Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) per la Lombardia è stato adottato dalla Commissione europea il 15 luglio 2015. A disposizione 1,2 miliardi di euro di finanziamento pubblico per il periodo 2014-2020.
Lo strumento delinea le priorità della Lombardia per l’utilizzo di 1,2 miliardi di euro di finanziamento pubblico, disponibile per il periodo di 7 anni 2014-2020 (499 milioni di euro dal bilancio dell’UE e 659 milioni di euro di cofinanziamento nazionale). Venerdì 24 luglio 2015 è stata la volta invece della giunta regionale della Lombardia che ha approvato, con delibera n. 3895, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 e tutti i relativi allegati.
IL PSR per la Lombardia dà particolare rilievo alle azioni legate al potenziamento della competitività del settore agricolo e dei produttori primari, nonché al ripristino, alla salvaguardia e alla valorizzazione degli ecosistemi.
Circa 3.200 agricoltori otterranno un sostegno da parte del PSR per investimenti nella ristrutturazione e ammodernamento delle loro aziende o nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Oltre ad agire sulla competitività, tali investimenti contribuiranno anche a migliorare la sostenibilità ambientale e mitigare i cambiamenti climatici.
Gli investimenti saranno anche incentivati grazie all’attivazione di uno specifico strumento finanziario, un fondo di credito che sosterrà gli investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La Regione ridurrà gli oneri amministrativi per i beneficiari ricorrendo a un sistema semplificato di costi standard per la dichiarazione delle spese nell’ambito di talune misure di investimento.
Lo sviluppo sociale ed economico nelle zone rurali sarà promosso attraverso il sostegno alla preparazione e l’implementazione di strategie di sviluppo locale attuate mediante 10 gruppi di azione locale (GAL) LEADER (tra cui, ovviamente, il Gal GardaValsabbia), di cui usufruirà un milione di persone.
Un’importante novità è la revisione del territorio regionale ammesso alle iniziative di sviluppo locale, rispetto al periodo di programmazione 2007 – 2013. L’area potenzialmente ammissibile nel periodo di programmazione 2014 – 2020 si amplia rispetto al precedente periodo, in funzione delle scelte effettuate a livello nazionale:
– Individuazione delle aree rurali in base alla nuova metodologia di classificazione adottata a livello nazionale e recepita dalla Regione Lombardia;
– Individuazione, nell’Accordo di Partenariato, dei criteri di ammissibilità dei territori alle iniziative di sviluppo locale; sono ammissibili i comuni delle aree rurali con problemi complessivi di sviluppo, i comuni delle aree rurali intermedie e i comuni delle aree Leader del periodo di programmazione 2007 – 2013.
I comuni interessati sono complessivamente 855, pari al 55,8% della regione, in aumento rispetto ai 608 comuni ammessi nel periodo 2007 – 2013; l’incremento riguarda la fascia altimetrica della collina, che passa dai 52 comuni del precedente periodo ai 299 potenzialmente ammissibili alle iniziative di sviluppo locale nel periodo di programmazione 2014 – 2020.
A questo link è possibile scaricare la scheda informativa di riepilogo.