Vittoriale: il canile ritrovato
GARDONE RIVIERA – Giornata di festa e inaugurazione, oggi al Vittoriale. Tre i tanti eventi, la presentazione del Canile di d’Annunzio, mai visto prima del pubblico.
Il progetto «Riconquista» avviato dal presidente Bruno Giordano Guerri – che entro il 2021, centenario del Vittoriale, prevede l’apertura o la riapertura di ogni area del principato dannunziano – ha consegnato alla curiosità del pubblico un altro spazio suggestivo, mai visto prima: il Canile di d’Annunzio, pregevole opera architettonica di Gian Carlo Maroni, restaurato grazie al contributo della Banca Valsabbina, della Fondital e della famiglia Niboli.
Posizionato lungo il Viale di Aligi, il canile venne fatto edificare dal poeta per i suoi amatissimi levrieri. Una targa posta all’ingresso della struttura – che allinea otto casette in muratura riservate agli amatissimi cani del Vate – riporta una supplica che il poeta rivolse all’arch. Maroni: «Le cure ai libri morti non mi fanno dimenticare quelle alle creature vive di Dio: ai miei cani. Ti supplico di affrontare i lavori del canile».
Per celebrare l’evento, ieri sono giunti al Vittoriale decine di levrieri dei soci dell’associazione Gaci (info: adozionelevrieri.it), che prende in consegna cani da corsa a “fine carriera”, altrimenti tristemente destinati all’abbattimento.
L’apertura al pubblico del Canile è stato uno dei tanti eventi celebrati ieri. Tra gli altri, il restauro dell’Arengo, la presentazione di nuove opere e nuove mostre. Ne riparleremo.