Addio al pittore bagosso Antonio Stagnoli
BAGOLINO – Si è spento questa mattina nella “sua” Bagolino, all’età di 93 anni, Antonio Stagnoli, pittore ed incisore bresciano. Era socio dell’Ateneo di Salò.
Stagnoli (nella foto sopra) era nato l’1 giugno 1922 a Bagolino. Bagosso doc, Stagnoli era l’erede vivente del realismo italiano del dopoguerra, pittore e incisore bresciano fra i più apprezzati a livello nazionale, e non solo.
Nel 2013 l’Ateneo di Salò, che da tempo si onorava della partecipazione e dell’apporto qualificato di Stagnoli, aveva voluto rendergli omaggio celebrando la sua arte nel corso di un incontro pubblico.
Il prof. Alfredo Bonomi, anche lui valsabbino, lo ricordò così: «Il panorama artistico bresciano e lombardo sarebbe stato lo stesso senza Stagnoli? La risposta è: no di certo. Il suo segno profondo rimane nella storia dell’arte. Stagnoli non è un pittore localistico. Certo, ha dato dignità al comune sentire di un piccola comunità, ha raccontato la severità della vita di montagna nella valle del Caffaro, ma l’artista ci dà il senso della grandezza delle cose dell’universo e dell’uomo. L’uomo di Bagolino, ma anche l’uomo di Milano, l’uomo generale e universale».
Con i suoi segni incisivi Stagnoli ha scavato negli aspetti dolorosi della vita (lui stesso confidò tempo fa al presidente dell’Ateneo salodiano Pino Mongiello: «La bellezza è come la verità: tante volte non piace») e ha dato corpo ai tumultuosi sentimenti di un animo sensibile attingendo ai ricordi di una vita tormentata dall’handicap della sordità, ma, ricorda Bonomi sottolineandone la poesia universale, «nel suo messaggio non fa venire mai meno il fascino del vivere, colto nella quotidiana durezza ma anche in tutti i risvolti della severa felicità».
Solo quattro, nell’ultimo secolo, sono stati gli artisti soci dell’Ateneo: d’Annunzio, Landi, Zanelli ed Heyse. In questo Olimpo artistico c’è anche Stagnoli.
Qui una dettagliata biografia dell’artista: www.zanettiarte.com/it/authors