BAGOLINO – L’estremo saluto al pittore bagosso morto sabato all’età di 93 anni. I funerali si svolgeranno lunedì 26 ottobre alle 15, partendo dalla casa di riposo alla chiesa parrocchiale di Bagolino.
Stagnoli (nella foto sopra) era nato l’1 giugno 1922 a Bagolino. Bagosso doc, Stagnoli era l’erede vivente del realismo italiano del dopoguerra, pittore e incisore bresciano fra i più apprezzati a livello nazionale, e non solo.
A due anni era diventato sordo. Frequentò l’Accademia di Brera, a Milano, con il salodiano Forgioli. Sue opere figurano nella Civica Raccolta del Disegno di Salò.
Con i suoi segni incisivi Stagnoli ha scavato negli aspetti dolorosi della vita (lui stesso confidò tempo fa al presidente dell’Ateneo salodiano Pino Mongiello: «La bellezza è come la verità: tante volte non piace») e ha dato corpo ai tumultuosi sentimenti di un animo sensibile attingendo ai ricordi di una vita tormentata dall’handicap della sordità, ma, ricorda Bonomi sottolineandone la poesia universale, «nel suo messaggio non fa venire mai meno il fascino del vivere, colto nella quotidiana durezza ma anche in tutti i risvolti della severa felicità».
Mongiello aveva pubblicato nel 2000 il “Dizionario d’artista”, una biografia di Stagnoli basata su parole che vanno dalla A alla Z, che raccontano i contenuti essenziali delle sue opere e la sua personalità.
Lo ricordiamo con alcune foto di sue opere, che ci concede gentilmente il presidente dell’Ateneo, Pino Mongiello.