GARGNANO – Fiesta per campioni veri. E per gli appassionati che non hanno fatto mancare entusiasmo e partecipazione in una giornata di bruma autunnale. Successo alla prima edizione per il Miglio Olimpico di Gargnano.
È stato Alberto Juantorena (leggi qui l’intervista), vicepresidente della Iaaf e unico atleta ad aver vinto nella stessa edizione dei Giochi olimpici, nel 1976 a Montreal, le medaglie d’oro nei 400 e 800 metri, a guidare il gruppo di runner, un centinaio circa, che hanno partecipato alla prima edizione del Miglio Olimpico. A fianco del grande atleta cubano, leggenda dello sport, il nostro Franco Fava, protagonista di mille battaglie sulle piste d’atletica e Gianni Poli, il lumezzanese vincitore della Maratona di New York nel 1986.
Le magliette bianche con la stella della bandiera cubana, in onore dell’ospite che ha festeggiato sul Garda i 65 anni, sono sfilate via al passo sulla passerella a lago prima di entrare nel caratteristico borgo dei pescatori d’un tempo. In tutto 1608 metri, e poco più, in completo relax.
Una passeggiata in amicizia. Così come nelle intenzioni di organizzatori e ideatore del Miglio, cui ha dato il via. Iniziativa che si deve a Ottavio Castellini, uomo Iaaf, nel passato prossimo cronista sportivo a Brescia, che ha regalato questa bella idea agli amici del Gs Montegargnano e del Gsa Gargnano, rappresentati da Aurelio Forti e Cesare Bernardini. Franco Arese e Maurizio Damilano, atleti di altrettanto nome, non hanno fatto mancare presenza. Tra gli ospiti, Konrad Lerch, austriaco di Bregenz, per quasi 40 anni organizzatore del Meeting di prove multiple di Ötris, manifestazione da prima pagina nel panorama internazionale. Giustificato da un malanno di stagione, l’oro olimpico Alberto Cova. Che non ha mancato di far giungere il suo «ciao» agli amici della Collezione Ottavio Castellini-Museo internazionale dell’atletica, che ha sede a Navazzo.
«Tornerò. Qui ho amici veri» ha sottolineato Alberto Juantorena dopo aver seguito sullo schermo sotto la loggia del vecchio Palazzo municipale, in piazza Feltrinelli, le immagini delle sue imprese olimpiche di quasi 40 anni fa. Alla fine applausi, autografi, strette di mano e l’incontro con due connazionali, madre e figlia scese dalla vicina Campione, per salutare «el Caballo». Che non ha fatto mancare il suo abbraccio.
In serata appuntamento con gli amici e il saluto del sindaco Giandonato Albini a tutti gli ospiti. Uomini e campioni. Per Alberto Juantorena non è un addio, certamente. Volver, tornare, è la parola d’ordine. Hasta luego, campeón.