LAGO DI GARDA – Il Meetup 3 Sponde del Movimento 5 Stelle organizza un incontro, giovedì 26 a Garda, parlare de «Il futuro e la salvaguardia del lago di Garda».
Appuntamento alle 20.30 presso ilcentro congressi, sul lungolago Regina Adelaide di Garda.
Si tratta di una serata che rientra in un ciclo di incontri organizzati dal M5S del Lago di Garda – il Meetup 3 Sponde che riunisce le sponde bresciana, veronese, trentina e comuni mantovani limitrofi – per sensibilizzare i cittadini e gli amministratori alle problematiche del Garda, formulando proposte per migliorarne la qualità ecologica-ambientale, la fruibilità da cittadini e al tempo stesso promuovere il turismo e il lavoro con progetti concreti.
«Da diverso tempo – dicono i grillini – diverse forze politiche locali e vari enti del lago stanno diffondendo un elevato allarmismo sullo stato del lago di Garda e del suo sistema di collettamento fognario.
Gli attivisti del Meetup 3 Sponde, da oltre un anno stanno studiando lo stato del lago di Garda e la soluzione proposta dalle due società di gestione del sistema di collettamento e depurazione.
Fin dagli anni 60 la sua salute ha iniziato a deteriorarsi a causa dell’aumento della pressione antropica, delle attività inquinanti e della crescente speculazione edilizia e cementificazione del territorio. Questo ha comportato un deterioramento dell’ecosistema che consentiva al lago di autodepurarsi (fitodepurazione).
La soluzione del nuovo collettore – continuano gli esponenti del M5S -, cosi come proposta dai gestori del servizio idrico AGS e Garda Uno, appare come un proseguimento del vecchio concetto di depurazione-collettamento del lago (nella foto sopra l’attuale depuratore di Peschiera).
Il tempo ha dimostrato che tale progetto non ha salvaguardato la qualità delle acque e dell’intero ecosistema lacustre nonostante l’ingente dispendio di denaro pubblico sia in termini di investimento che di gestione.
Il nuovo progetto appare persino peggiore del precedente, in particolare:
– non garantisce la risoluzione del problema in quanto senza la separazione di acque bianche da quelle nera, non saranno evitati gli sversamenti della fognatura a lago (come confermato dall’assessore all’ambiente della Regione Lombardia in risposta all’interrogazione 2331 Cons. Corbetta/Maccabiani).
– i costi di gestione e di manutenzione risulterebbero decisamente superiori con ricaduta sulle bollette dei cittadini.
– i tempi di realizzazione delle opere non sono chiaramente quantificabili ed il blocco della gardesana avrà pesanti ripercussioni sull’economia turistica del lago.
– non sono previsti significativi interventi di rinaturalizzazione per ripristinare l’ecosistema lacustre.
– non rappresenta un approccio eticamente sostenibile (sposta il problema dal lago al Mincio).
In sostanza riteniamo che il progetto da oltre 220 milioni di euro rischierà di comportare un enorme spreco di risorse pubbliche, che dovrebbero essere impiegate in modo più efficiente, ad esempio per la sistemazione delle reti fognarie locali».
Ricordiamo che i Parlamentari del M5S hanno presentano in data 12 novembre 2015 un’interrogazione parlamentare per avere chiarimenti sul progetto «Il nuovo collettore per il lago di Garda e il futuro del suo territorio».
All’incontro di giovedì interverranno:
– Giampietro Maccabiani (Consigliere regionale M5S Lombardia)
– Luca Trentni (avvocato)
– Marco Pietropoli (ingegnere idraulico ed esperto depurazione acque)
– Christian Grazioli (chimico esperto in sicurezza ambientale)
– Claudio Olivetti (avvocato)
Info: www.lagodigarda5stelle.it; lagodigarda5stelle@gmail.com.