ARCO – Tra i primi Comuni trentini a predisporlo, Arco è tra i primissimi a pubblicarlo online alla libera visione del pubblico. Il Piano di protezione civile è online.
Per consultarlo basta cliccare sulla sezione «Aree tematiche» in home page (www.comune.arco.tn.it), seguendo il percorso «Protezione civile» e «Piano di protezione civile», riguarda unicamente le gravi calamità naturali, dal terremoto all’esondazione del Sarca, da incendi e gravi incidenti in zona industriale a camion rovesciati che disperdono carichi tossici, più in generale tutti i casi in cui si rendono necessari l’evacuazione di persone e rilevanti interventi di protezione civile.
Si ricorda che l’efficacia del Piano di protezione civile è strettamente legata alla sua conoscenza da parte della cittadinanza, che quindi è invitata a consultarlo e a partecipare alle apposite iniziative di illustrazione che si terranno nei prossimi mesi. Informazioni all’Ufficio tecnico del Comune.
Il Piano di protezione civile del Comune di Arco consiste di 7 file: «Presentazione», «Inquadramento generale», «Organizzazione dell’apparato di emergenza», «Risorse disponibili», «Scenari di rischio», «Informazioni della popolazione e autoprotezione» e «Verifiche periodiche ed esercitazioni». L’obiettivo è definire l’organizzazione dell’apparato di protezione civile comunale e del servizio antincendi, stabilire le linee di comando e di coordinamento nonché – con specifico grado di analiticità e di dettaglio in relazione all’interesse locale delle calamità, agli scenari di rischio, alle attività e agli interventi considerati- organizzare le attività di protezione previste dalla LP n. 9 del primo luglio 2011, in particolare i servizi di presidio territoriale, logistico e di pronto intervento; inoltre, pianificare le attività di gestione dell’emergenza e individuare le modalità per il reperimento delle risorse organizzative, umane e strumentali. Il piano, infine, disciplina il coordinamento con le autorità e i soggetti esterni alla Protezione civile provinciale. Per la cittadinanza, di fondamentale importanza è conoscere il punto di raccolta della propria zona di residenza e le corrette procedure da seguire, in caso di emergenza, per raggiungerlo.
Il Piano di protezione civile si applica in caso di calamità (evento connesso a fenomeni naturali o all’attività dell’uomo, che comporta grave danno o pericolo di grave danno all’incolumità delle persone, all’integrità dei beni e all’ambiente e che richiede, per essere fronteggiato, l’intervento straordinario dell’amministrazione pubblica), evento eccezionale (che comporta, anche solo temporaneamente, una situazione di grave disagio per la collettività, che non è fronteggiabile attraverso l’ordinaria attività dell’amministrazione pubblica, in ragione dell’estensione territoriale dell’evento stesso, dell’impatto che produce sulle normali condizioni di vita o della necessaria mobilitazione di masse di persone e di beni; ai fini dell’applicazione di questa legge l’evento eccezionale è equiparato alla calamità) ed emergenza (situazione di danno, di pericolo di grave danno o di grave disagio collettivo che minaccia l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, verificatasi a seguito o nell’imminenza di una calamità o di un evento eccezionale; questa situazione non è fronteggiabile con le conoscenze, con le risorse e con l’organizzazione dei soggetti privati o di singoli soggetti pubblici, e perciò richiede l’intervento coordinato di più strutture operative della Protezione civile.
La valutazione finale sulla necessità o meno di avviare le procedure del piano in parola rimane sempre e comunque in capo al Sindaco ovvero in base alle indicazioni ricevute dallo stesso da parte della Sala operativa provinciale.