In fondo al bosco
RIVA DEL GARDA – Il thriller di Stefano Lodovichi “In fondo al bosco”, girato interamente in Trentino, è la proposta cinematografica di Riva per mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre.
Linda e Manuel hanno perso il figlio Tommi durante la festa dei Krampus, in val di Fassa: gli abitanti di Croce sfilano travestiti da diavoli, quei diavoli che, leggenda vuole, vengono a rapire i bambini cattivi. Cinque anni più tardi la polizia trova un bambino il cui aspetto e il cui Dna corrispondono al figlio di Linda e Manuel. Ma Linda stenta a riconoscere in quel bambino taciturno e scostante il proprio figlio perduto, e anche il nonno di Tommi ha qualche dubbio sull’identità di chi in paese è già stato bollato come un piccolo demonio. Il recentissimo thriller di Stefano Lodovichi «In fondo al bosco», girato interamente in Trentino, è la proposta della rassegna «Il piacere del cinema» per mercoledì 2 e giovedì 3 dicembre. Nella sala della comunità in via Rosmini a Riva del Garda con inizio alle ore 21.
Il thriller “In fondo al bosco” include le scene più suggestive filmate nei paesi di Tamion e Soraperra, in val di Fassa, nei boschi di Alba lungo il torrente Avisio, a Pera e in diversi scorci della città di Trento. Per la prima volta una produzione originale Sky viene distribuita nelle sale cinematografiche di tutta Italia, dal 19 novembre con Notorious Pictures. Il film, diretto da Stefano Lodovichi, è interpretato da Filippo Nigro e Camilla Filippi, travolti da una vicenda che ha inizio con la sparizione di un bambino di quattro anni nel corso di una festa in cui persone mascherate da diavoli, i “Krampus”, terrorizzano il paese con fruste e catene.
“Questa è una storia oscura e inquietante – spiega il regista – ambientata nell’estrema provincia italiana tra le valli delle Dolomiti. E nasce da una leggenda tipica dell’arco alpino, la leggenda dei Krampus. I Conci, la famiglia del nostro film, come qualunque famiglia di provincia, vive di luci e ombre, di difficoltà quotidiane e di ambiguità. Ed è questa ambiguità che mi ha guidato nella ricerca delle location adatte. Avevo bisogno di un bosco, un luogo oscuro dove la luce penetrasse a fatica anche di giorno. Un posto freddo, immerso nella neve, isolato dal mondo, silenzioso. Bello e allo stesso tempo inquietante. E l’ho trovato in Trentino, nella val di Fassa”.
Lodovichi spiega: “È stata una bellissima e intensa ricerca grazie all’aiuto fondamentale della Trentino Film Commission e dell’Apt Val di Fassa che non solo ci hanno supportato guidandoci fin dentro i posti più nascosti di quella incredibile valle ladina, ma ci hanno sempre affiancato in ogni impresa, facendoci scoprire il lato segreto di uno dei posti più belli e delicati del nostro Paese. Film che vivono di atmosfere come questi non potrebbero esistere senza il contributo di chi conosce e vive il territorio. Senza l’aiuto delle comunità ladine e della città di Trento, che alle nostre esigenze si è rivelata una piccola grande Cinecittà capace di darci teatri di posa e molto altro, questo film non sarebbe mai nato”.
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La rassegna cinematografica nella sala della Comunità è proposta dalla Comunità Alto Garda e Ledro e dai Comuni di Arco, Riva del Garda, Ledro, Dro, Nago-Torbole, Tenno e Drena, in collaborazione con il Coordinamento teatrale trentino e il sostegno delle Casse rurali trentine.
Il biglietto costa 7 euro l’intero, 5 il ridotto. Abbonamento alla stagione cinematografica: 10 film a scelta a 60 euro; abbonamento alla rassegna «Piacere del cinema»: 5 film a scelta a 30 euro.