Mille proposte d’ospitalità e ricettività

0

GARDA BRESCIANO – Nel 2015 le strutture ricettive operanti lungo la riviera bresciana del Garda, dalla penisola di Sirmione a Limone sull’alto lago, hanno raggiunto il tetto delle mille unità.

Mille strutture tra alberghi tradizionali, campeggi, b&b, affittacamere, case vacanze. Mille strutture che danno il segno di una crescita considerevole del settore ricettivo. Lo dicono i dati elaborati dalla Provincia con gli uffici Iat.

Nel 2005, le realtà alberghiere ed extralberghiere della riviera bresciana erano 708; in dieci anni ne sono nate quasi 300. Un’impennata tutta dovuta al “boom” delle nuove tipologie ricettive: appartamenti, case vacanza e, soprattutto, bed & breakfast.

Nel corso del decennio il numero di alberghi tradizionali è rimasto pressoché costante (415 nel 2005, 411 oggi, ma i posti letto alberghieri sono cresciuti da 20.772 a 24.395).

Quella che è prosperata è la proposta extralberghiera: i b&b sono aumentati da 52 a 183; gli affittacamere da 141 a 258. I posti letto extralberghieri passano da 39.697 a 46.976. Sono dati che parlano di un’industria turistica piuttosto dinamica, anche in questi anni di crisi. Peraltro altri investimenti alberghieri si profilano all’orizzonte.

Nel 2016 dovrebbero finalmente partire i lavori di costruzione del resort cinque stelle «Il Giardino», sulla collina delle Versine a Salò. Con un investimento attorno ai 25 milioni la societàTravel Charme Hotels & Resorts costruirà un hotel con 97 suite. Abbiamo già scritto anche della previsione del complesso turistico alberghiero da oltre 150 camere al Lido di Lonato.

E, ancora a Salò, il nuovo Pgt prevede un hotel da 8mila mq nell’area oggi occupata dalla Tavina (che si trasferirà a Cunettone, dove è annunciato per il 2016 l’inizio dei lavori di costruzione del nuovo impianto di imbottigliamento).

«Salò – dice Marco Girardi, direttore del consorzio turistico Garda Lombardia (www.gardalombardia.it)- ha bisogno di ricettività. La cittadina è sempre stata un centro comprensoriale per i servizi e il commercio, ma ha investito poco in posti letto». Ne conta 1.636, tra alberghieri ed extralberghieri (a Sirmione sono 9.540, a Desenzano 7.085, a Toscolano 7.058, a Limone 6.837). Se Salò ha bisogno di posti letto, la riviera nel suo complesso può comunque dirsi ben attrezzata. «Ben vengano nuovi alberghi – dice Girardi – ma ora serve soprattutto un aggiornamento dell’esistente. Il maggior numero di posti letto sono 3 stelle, ma non sempre garantiscono gli standard internazionali della categoria. Certo, servono investimenti onerosi con rientri a lungo termine. Ma il turismo è un settore trainante e dovrebbe essere sostenuto con opportuni incentivi fiscali sulle ristrutturazioni, come avviene in Croazia, Spagna, Francia, che sono i nostri maggiori competitor».

Auspicando un rinnovamento delle infrastrutture, Girardi guarda con ottimismo al boom della nuova ricettività: «La proposta di b&b e case vacanza ha richiamato sul Garda un turismo sempre più giovane. Ragazzi, sportivi e nuove famiglie prediligono queste sistemazioni meno impegnative e più economiche».

Da segnalare, infine, le previsioni rosee per l’ultimo scampolo di stagione: «Più 40% di richieste per le vacanze di Natale rispetto al 2014. Evidentemente l’allarme terrorismo induce a programmare vacanze in Italia». Sarà la degna conclusione di una stagione da record: «Quest’anno – conclude Girardi – supereremo gli 8 milioni di presenze. Mezzo milione in più rispetto al 2014».

Lascia una risposta