BRESCIA – Le Province di Brescia, Bergamo, Cremona, Mantova siglano un’intesa per lo sviluppo di forme di collaborazione per l’esercizio delle funzioni di area vasta.
Il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, il Presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, il Presidente della Provincia di Cremona, Carlo Vezzini, il Presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Pastacci hanno firmato un’intesa per dare il via a forme di aggregazione tra Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, in coerenza proprio con la normativa vigente nazionale e regionale.
Le rende noto la Provincia di Brescia tramite i seguente comunciato.
Le Province di Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, riconoscono elementi di omogeneità dei rispettivi territori, intesi come Ambiti Geografici, di riconosciuta identità.
Essi si qualificano anche quali elementi di sintesi delle relazioni intercorrenti tra la natura fisica del paesaggio e le attività antropiche (fisiche, relazionali, identitarie), prodromici all’individuazione di partizioni territoriali utili per l’attuazione di politiche integrate di Governo del Territorio (ambiente/paesaggio/insediamenti).
“Penso al potenziamento dei servizi per i cittadini – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – all’edilizia scolastica, alla viabilità, alla programmazione territoriale e infrastrutturale, allo sviluppo di progetti di innovazione tecnologica, alle opportunità di finanziamento europeo, alle offerte formative per i Comuni.
Con le Province di Bergamo, Cremona e Mantova esiste un’identità geografica, legata al grande patrimonio dei laghi, dei fiumi e della grande pianura lombarda, con quella di Bergamo soprattutto legata alla montagna e alle sue valli, che consente di lavorare in sinergia nell’interesse dei rispettivi territori, dei cittadini, delle imprese, garantendo una migliore e maggiore efficacia d’intervento, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà richiamato anche dalla Legge Delrio”.
E proprio nello spirito della legge 56/2014 che configura le Province, quali Enti di Area Vasta come “Casa dei Comuni”, l’Accordo riguarda in prima istanza l’avvio dell’esercizio in forma associata sovraprovinciale dei servizi nei seguenti ambiti di intervento:
− gestione associata del servizio di supporto giuridico-amministrativo, assistenza tecnica organizzativa-gestionale, nella definizione di modelli e forme collaborative di gestione associata dei servizi comunali, approfondimenti, valutazione di fattibilità operativa e percorsi di accompagnamento per la progettazione di forme di aggregazione stabile fra i Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane, in coerenza con la normativa vigente nazionale e regionale;
− gestione associata del servizio di assistenza tecnico-amministrativa ai Comuni, alle Unioni di Comuni e alle Comunità Montane, per lo sviluppo o il potenziamento di servizi e delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni (URP, sportelli al cittadino, sportelli telematici), sia collegati a processi di unificazione o fusione che a processi di aggregazione di servizi;
− gestione associata di servizi di assistenza tecnico-amministrativa e consulenza giuridica, in base al monitoraggio dei fabbisogni dei Comuni, delle Unioni di Comuni e delle Comunità Montane, su ambiti qualificati dal punto di vista delle competenze professionali interne alle Province, nelle seguenti aree tematiche: amministrazione del personale, gestione finanziaria, controlli interni, servizi di ufficio tecnico, gestione del patrimonio, edilizia scolastica, viabilità, programmazione territoriale e infrastrutturale e servizi di progettazione e gestione delle ICT (Tecnologie della Informazione e Comunicazione);
− gestione associata del servizio informativo statistico a carattere sovra-provinciale, ai fini del contenimento della spesa e miglioramento del servizio in termini di qualità e efficienza e della realizzazione di un sistema informativo statistico (in tecnologia open data) di area omogenea, per una più efficace riprogettazione dei servizi pubblici e una pianificazione territoriale coordinata;
− gestione associata dei sistemi informativi, sviluppo di progetti di innovazione tecnologica, digitalizzazione ed efficientamento degli strumenti dell’ICT (Tecnologie della Informazione e Comunicazione) in dotazione agli enti e al territorio della macro area, sviluppo e diffusione della connessione a banda larga sull’area territoriale omogenea;
− gestione associata per l’erogazione di offerte formative ai Comuni, alle Unioni di Comuni e alle Comunità Montane, soprattutto su tematiche legate alla formazione obbligatoria e in ambiti in cui è necessario qualificare le risorse professionali degli enti locali ai nuovi processi di cambiamento in atto (es: processi aggregativi, riorganizzazione strategica dei servizi, motivazione e riqualificazione del personale, aggiornamenti normativi, nuove tecnologie, gestione digitale dei servizi, gestione dei servizi ai cittadini nelle nuove dimensioni territoriali degli enti derivanti dalle unioni, (dalle fusioni o dalle aggregazioni);
− gestione associata del servizio di centrale di committenza/stazione unica appaltante, con particolare attenzione alla preparazione e qualificazione del personale dedicato alla stazione appaltante di area vasta, sulle peculiarità degli appalti tecnici legati alle attività dei Comuni, delle Unioni di Comuni e delle Comunità Montane;
− gestione associata del servizio finanziamenti europei e politiche comunitarie, che prevede servizi di informazione, formazione, orientamento, networking e progettazione europea sui fondi comunitari.
A tal proposito sarà costituito un apposito Tavolo Tecnico di lavoro interprovinciale, composto da dirigenti e funzionari dei vari enti e coordinato dai vari presidenti, al fine di coordinarsi nella gestione dei servizi e delle funzioni da esercitare in forma associata e sinergica.
“Da una parte dunque la sinergia con le Province vicine, dall’altra la costituzione, all’interno del nostro territorio, di aree omogenee fra i Comuni, laddove non è presente il coordinamento delle Comunità Montane; la scommessa – ha concluso il Presidente Mottinelli – è quella di competere con la città metropolitana di Milano, dando un governo autorevole e partecipato alle aree vaste, perché i Comuni della Lombardia Orientale abbiano le stesse opportunità dei grossi centri urbani. Siamo protagonisti di questa riforma, che coinvolge il sistema camerale con il nuovo Senato, e delle autonomie come le nuove Province e città metropolitane: vogliamo dire la nostra a sostegno del referendum confermativo”.