MONTICHIARI – Che fine fanno gli alberi che hanno abbellito viali ed aree verdi di Expo? Vengono adottati dai Comuni. A Montichiari arrivano così 13 piante dal padiglione del Nepal. Quale destino attende gli alberi del padiglione austriaco di Expo 2015? E il frutteto del padiglione dell’Inghilterra? E le palme dell’area dedicata al Marocco? E le migliaia di piante che per sei mesi hanno ornato ed ombreggiato gli spazi dell’Esposizione universale milanese? Ebbene, grazie al “Progetto recupero verde Expo” (qui la pagina Facebook), troveranno nuova collocazione. Saranno infatti “adottati” da vari comuni. Tra questi c’è Montichiari, che ha accolto 13 esemplari, tra alberi ed essenze arboree, che facevano bella mostra di sé nel Padiglione del Nepal, uno dei più attenti all’ambiente. Sono stati collocati la scorsa settimana nel giardino della scuola primaria di via Falcone, che ora accoglie 2 aceri, 6 “falsi” gelsomini, 4 fotinie e un osmanthus fragrans. Altri alberi sono finiti a Bollate, che ha adottato le lavande del padiglione UK, le piantine del padiglione Cile e gli alberi posizionati in cima al padiglione della Repubblica Ceca. Mentre le betulle piantumate dal padiglione della svizzera saranno accolte nel territorio del comune di Vignate. Altri alberi finiranno a Rho, Pioltello, Inzago, Vignate, Melzo, Liscate e nell’area metropolitana milanese. Tutti questi paesi confinanti con il sito espositivo o dislocati poco più in là, stanno adottando piante e alberi donati dai vari padiglioni. Il progetto nasce su base volontaria, grazie a Olga Moskivna, architetto paesaggista di Timbuctù, che ha coinvolto ex-lavoratori di Expo 2015 e altro personale ora impiegato nelle attività di smantellamento del sito espositivo. Un lavoro su base volontaria e gratuito, al quale ciascuno partecipa nel tempo libero e per le ore che ha a disposizione. Come detto il progetto ha una community su Facebook, sulla quale potrete seguire lo stato di avanzamento dei lavori di sradicamento.