Biogas ai Campagnoli, ancora un ricorso dei Comuni
BASSO GARDA – Lonato, Desenzano e Castiglione presentano un nuovo ricorso al Tar contro la compatibilità ambientale per l’impianto a biogas in località Campagnoli a Lonato. Comuni preoccupati per la salute dei cittadini e l’economia turistica.
Questo il comunicato stampa diffuso oggi, giovedì 25 febbraio, dai tre Comuni.
«I Comuni di Lonato del Garda, Desenzano del Garda e Castiglione delle Stiviere rendono noto di aver presentato, nei giorni scorsi, ricorso per motivi aggiunti al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia per l’annullamento dei provvedimenti con i quali la Provincia di Brescia ha rinnovato il giudizio di compatibilità ambientale positivo e l’autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione di un impianto a biogas alimentato da oltre 200.000 tonnellate/anno di rifiuti (fanghi di depurazione) in località Campagnoli a Lonato.
I ricorsi sono stati predisposti dall’avvocato Michele Greco, il quale ha rilevato numerosi profili d’illegittimità negli atti impugnati, oltre a manifesti vizi dell’istruttoria dovuti a errori di metodo e di merito, omissioni, anomalie, carenze motivazionali, contraddizioni e profili di illogicità.
In particolare, i Comuni hanno contestato alla Provincia di Brescia di non aver ottemperato a quanto disposto dal Consiglio di Stato nell’ordinanza dell’ottobre 2015, nella quale si chiedeva di riesaminare la pronuncia di compatibilità ambientale rilasciata nel febbraio 2015 sulla base delle contestazioni proposte dai Comuni nei ricorsi.
Piuttosto che procedere in tal senso (svolgere cioè una nuova istruttoria nella quale approfondire tutti i profili di criticità segnalati dalle amministrazioni comunali e nelle perizie tecniche allegate ai ricorsi originari), la Provincia non ha infatti fatto altro che ribadire le proprie argomentazioni difensive già portate di fronte al TAR Lombardia.
Non era certamente questo che il Consiglio di Stato aveva richiesto alla Provincia di Brescia (una difesa d’ufficio del proprio operato), ma un vero e proprio “riesame” del giudizio di compatibilità ambientale, ciò che non è mai stato fatto.
L’udienza in cui il nuovo ricorso ed i ricorsi originari saranno decisi in via definitiva dal TAR Lombardia è già stata fissata per l’8 giugno 2016.
Di seguito le dichiarazioni delle amministrazioni civiche di Desenzano del Garda e Castiglione delle Stiviere.
Il sindaco di Desenzano Rosa Leso afferma: «La nostra amministrazione comunale ritiene di proseguire sulla via del ricorso per la tutela della salute dei cittadini e per la salvaguardia dell’economia turistica del territorio. Una priorità, per altro espressa anche dal consorzio albergatori e dagli operatori turistici del settore. Si considera quindi l’impegno di spesa per tali ricorsi legali un investimento che il Comune fa per il futuro della propria comunità e non un mero esborso economico».
Commenta il vicesindaco e assessore alle risorse e alla promozione del territorio di Castiglione, Claudio Leoci: «Già all’indomani della conferenza di servizio del dicembre 2015 avevamo espresso disappunto per il comportamento della Provincia di Brescia e la decisione di confermare l’autorizzazione alla realizzazione della megacentrale a biogas, che si troverebbe a poche centinaia di metri dal nostro Parco locale delle Colline moreniche e, in particolare, dalla zona umida di valle, area di grande interesse naturalistico. Come amministrazione, ribadiamo dunque quanto deleterio sia l’insediamento in località Campagnoli di un simile impianto, di quelle dimensioni e con quei limiti di progettazione che le stesse precedenti sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno riconosciuto. L’intera comunità di Castiglione delle Stiviere è preoccupata per quella che si prefigura come un’ennesima aggressione al territorio e un rischio per l’ambiente e la salute. Abbiamo il sostegno dell’intero Consiglio comunale e dell’opinione pubblica, attenta alla salvaguardia del territorio; le stesse aziende agroalimentari, che costituiscono un’importante realtà economica del territorio, ci esprimono preoccupazione. È molto grave che la Provincia di Brescia non tenga conto delle necessità e delle indicazioni che l’intero territorio del basso Garda e Morenico, senza alcuna distinzione, hanno manifestato con argomentazioni inoppugnabili. Convinti della bontà delle motivazioni – conclude Leoci – e della procedura seguita dai nostri legali, confidiamo in un esito favorevole della sentenza di giugno».
Foto sopra: uno striscione esposto durante una delle tante manifestazioni che hanno avuto luogo nei mesi scorsi contro il biogassificatore di Lonato.