SALÒ – L’ex sindaco leghista di Adro Oscar Lancini all’assemblea studentesca del Battisti per parlare di unioni civili. Gli studenti: “Sconcertante, lectio discriminatoria, senza contraddittorio”. Assemblea studentesca che farà discutere quella organizzata di venerdì 11 marzo all’istituto tecnico salodiano di via IV Novembre (www.itcgbattisti.gov.it). Tutta colpa di un ospite chiamato a relazionare sul tema delle unioni civili. L’invitato in questione è Oscar Lancini (il sindaco leghista della mensa negata ai bambini figli di stranieri che non potevano permettersi i buoni pasto, per intenderci), oggi strenuo oppositore delle unioni civili.
Una presenza non gradita a qualche studente, che si è sfogato sui social network: «Il signor Lancini – le parole affidate alla bacheca virtuale – è stato l’unico a salire sul palco, ha fatto la sua lectio su politica e unioni civili, ovviamente di stampo discriminatorio, senza il minimo contraddittorio. Un comizio politico in piena regola». I ragazzi parlano di “fatto sconcertante”. C’è chi racconta: “Uno degli argomenti affrontati in assemblea era quello, molto in voga ultimamente, delle unioni civili. E fino qua niente di strano. I capelli mi si sono arricciati quando ho visto il relatore: il signor Oscar Lancini, ex sindaco ed attuale vicesindaco di Adro”.
Uno studente scrive: “Mi chiedo come sia possibile invitare in una scuola pubblica questo personaggio a parlare di argomenti delicati. Nella stessa scuola, peraltro, che aveva in un primo momento negato l’auditorium ad una stimatissima scrittrice, Michela Marzano (leggi qui la notizia)”.
Precisiamo a tal proposito che l’auditorium era stato in un primo negato per un equivoco dovuto a questioni burocratiche, e poi concesso. L’incontro con la Marzano si era quindi regolarmente tenuto (leggi qui).
Quanto alla polemica in merito alla presenza del vicesindaco di Adro a scuola, il dirigente scolastico afferma che Lancini è stato invitato dagli studenti e che la direzione dell’istituto non ne sapeva nulla: «Nessun invito ufficiale da parte dell’istituto. Quando ci siamo accorti della sua presenza a scuola, Lancini stava già parlando. Non potevo certo buttarlo fuori. Lo abbiamo fatto finire, poi ho sospeso l’assemblea».