NAGO-TORBOLE – Basta rumore e spese folli per i fuochi d’artificio. Il comune di Nago-Torbole li vuole mettere al bando. Al loro posto spettacoli eco-sostenibili.
I botti non sono più di moda. Costano un patrimonio, sono rumorosi e invadenti, gli animali non li tollerano, sono addirittura potenzialmente fatali per gli uccelli e altre piccole creature… E poi, francamente, forse hanno anche un po’ stufato.
Fatto sta che molte Amministrazioni si sono poste la questione, chiedendosi se valga la pena spendere denaro pubblico per questo genere di spettacolo, che conta peraltro un numero crescente di detrattori.
Tra queste l’Amministrazione comunale del centro del Garda trentino di Nago-Torbole, che come riporta il quotidiano L’Adige, sta valutando la messa al bando degli spettacoli pirotecnici. Per inciso, ricordiamo che lo spettacolo dei fuochi estivi di Torbole è uno dei più belli del lago, con turisti che arrivano apposta nel weekend della manifestazione.
Al posto dei fuochi a Nago-Torbole si pensa a fontane danzanti e giochi d’acqua, ovvero una proposta a minor impatto sull’ambiente, sul budget del Comune e sui timpani degli spettatori.
«L’idea – scrive il quotidiano trentino – , venuta dal sindaco Gianni Morandi e dal vice Luigi Masato, in realtà non è nuova: già da qualche anno le amministrazioni si interrogano sull’opportunità di spendere fino a 40.000 euro per una manifestazione della durata di una sola sera. I fuochi d’artificio trovano molti detrattori, a partire dagli ecologisti e dagli amici degli animali – i cani non tollerano i botti, potenzialmente fatali anche per gli uccelli – passando per chi sostiene che in ogni caso si tratta di polvere da sparo e quindi un potenziale pericolo».
Ha dichiarato il sindaco Morandi al quotidiano trentino: «Le fontane danzanti invece sono un’alternativa elegante, di grande effetto perché colorate e con sottofondo musicale. Stiamo valutando dei preventivi per questo tipo di spettacoli».
Per Nago-Torbole sarebbe certamente l’occasione per far parlare di sé, per differenziarsi, per suscitare l’apprezzamento da parte del pubblico che non digerisce i fuochi e il loro invadente impatto acustico e ambientale.
Nelle prossime settimane la decisione definitiva.