M5S: inopportuno il cantiere in settembre
DESENZANO – Le tempistiche dei lavori riqualificazione di piazza Cappelletti al centro di un’interrogazione presentata dai grillini. Interrogazione anche sulle licenze commerciali.
Cominciamo dal progetto d riqualificazione di piazza Cappelletti. Il consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle Luisa Sabbadini, considerato di aver «appreso dai giornali locali che si intende procedere con i lavori di riqualificazione di Piazza Cappelletti ad inizio settembre e che i lavori previsti dureranno due mesi»;
e visto che «settembre è il terzo mese più importante per la stagione turistica di Desenzano, stagione che si concentra tra maggio ed ottobre, danneggiando così chi opera nel turismo ed offrendo, altresì, un’immagine ai visitatori di un paese che risulti essere un cantiere aperto»,
chiede al sindaco Rosa Leso «se si considera definitiva la data di settembre per inizio lavori; se si è valutato un posticipo dei lavori, magari al mese al mese di gennaio, che riteniamo sia il mese più idoneo per tali iniziative; se è stato presentato il progetto definitivo; se si incontreranno cittadini ed operatori di settore per spiegare le tempistiche ed informarli di disagi legati al cantiere; se sono previsti tagli di alberi sul lungolago in relazione ai lavori»
Una seconda interrogazione, presentata sempre dal consigliere Luisa Sabbadini, riguarda le disposizioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche.
Eccola: «Considerato che: il Decreto Legislativo Bersani n. 114/1998 (abolizione licenze e REC) disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della Legge 15 marzo 1997, n. 59 stabilisce i principi e le norme generali sull’esercizio dell’attività commerciale.
Visto che dal 24/4/1999 è stato abolito il Registro Esercenti il Commercio (R.E.C.) per tutte le attività commerciali.
Dato che ad oggi, dopo il Consiglio Comunale aperto che si era tenuto sulla questione, non si è più saputo niente.
Tutto ciò premesso, chiede di sapere se l’Amministrazione è a favore di una liberalizzazione totale delle licenze come da decreto Bersani oppure se intende contingentare il numero di licenze per ragioni di quiete pubblica e motivi di sicurezza, iniziativa adottata in alcuni comuni del territorio nazionale».
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