TOSCOLANO MADERNO – L’Amministrazione comunale: «Bilancio 2015 in sicurezza e buone prospettive per il futuro. Riduzione di Tasi, Tari, oneri di urbanizzazione; incentivi per nuove imprese. Nel 2016 opere ed investimenti necessari da tempo».
L’Amministrazione comunale di Toscolano Maderno ha diffuso una nota in merito al gestione finanziaria dell’ente comunale. La riportiamo.
«Assistiamo in questi giorni ad alcune interpretazioni, spesso fantasiose, dei dati di bilancio approvati nel consiglio comunale del 28/4. In particolare l’attenzione viene posta sulla voce dell’avanzo di amministrazione e le sue future possibilità di destinazione. Siamo consapevoli che spiegare il bilancio non è certo un’impresa facile; sia per la complessità dei concetti contabili, sia per l’ampiezza delle attività del Comune.
Certo ci attenderemmo maggior rigore e competenza da parte di chi questo Comune l’ha già amministrato e dove alcuni concetti base dovrebbero essere conosciuti ed applicati anche nel dibattito politico.
Ciò nonostante vogliamo provare a rendere comprensibili questi concetti per assolvere così a quei criteri di chiarezza, trasparenza e comunicazione che costituiscono dovere primario di ogni buon amministratore.
Il risultato contabile di amministrazione costituisce il dato di sintesi dell’intera gestione finanziaria del Comune, dalla quale può scaturire un risultato positivo, ed in tal caso si tratta di avanzo di amministrazione, o negativo, ed allora il termine utilizzato è disavanzo.
Il problema del Comune di Toscolano Maderno è stato, fino a pochi anni fa, il pericolo di disavanzo e non l’avanzo di amministrazione!
Basti ricordare che sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio:
– nel 2013 per un totale di circa 512.000,00 euro;
– nel 2014 per un totale di circa 4.775.000,00 euro;
– nel 2015 sono state segnalate dai responsabili dei diversi settori passività pregresse per un totale di circa 1.000.000,00 di euro, conseguenti a debiti assunti in passato, che costituiscono un pericolo per il bilancio dell’ente. Queste passività sono conseguenti a cause legali in essere da tempo o ad obbligazioni passate non perfezionate da regolari contratti, ordini, o impegni di spesa. Nel loro insieme potrebbero comportare l’obbligo di procedere ad ingenti rimborsi da parte del Comune in considerazione del fatto che, negli anni passati, non sono stati effettuati i doverosi accantonamenti necessari a non esporre l’ente a nuovi disavanzi.
Nonostante l’importante obiettivo di risanamento che abbiamo portato a compimento nel 2015, con l’accettazione del Piano di riequilibrio decennale da parte della ditta creditrice, ancora il passato pesa sulle casse comunali.
Per un ente che ha approvato un piano di riequilibrio decennale, con una debito da rimborsare di circa 480.000 euro annui, è risultato fondamentale creare una riserva economica che possa consentire, da una parte, di far fronte alle passività pregresse e, dall’altra, di investire in opere pubbliche necessarie per il paese.
Quindi il primo dato importante del rendiconto 2015 è che grazie ad una gestione oculata delle risorse ed un’attenta revisione della spesa, siamo riusciti ad accantonare un avanzo che ammonta a € 2.255.227,00.
L’avanzo deriva dall’anno 2014 per euro 1.082.502,00. Nel 2014 è iniziata l’opera di accantonamento delle risorse tramite la cancellazione dei residui passivi, imposta anche dal legislatore, tramite l’operazione del riaccertamento straordinario.
L’avanzo del 2015 ammonta ad euro 1.172.725,00, al netto della quota relativa al Fondo Pluriennale Vincolato (di euro 685.022).
Le principali ragioni che hanno determinato la creazione dell’avanzo di amministrazione sono da ricondurre alle dinamiche del patto di stabilità interno che, nei comuni virtuosi, non ha consentito negli ultimi anni l’utilizzo delle risorse disponibili per il finanziamento degli investimenti, se non all’interno di determinati limiti (si confrontino gli avanzi dei comuni bresciani per verificare il livello del fenomeno).
Un altro fattore che ha sicuramente fatto lievitare la cifra è stato determinato dall’introduzione della nuova contabilità armonizzata degli enti: il D.Lgs.118/2011 ha imposto due operazioni di riaccertamento dei residui attivi e passivi con l’obiettivo di ridurne l’importo e far emergere eventuali disavanzi (una volta le somme non spese rimanevano contabilizzate nei residui, oggi vanno, tranne alcune motivate eccezioni, in avanzo).
Fortunatamente il Comune di Toscolano ha cancellato più residui passivi rispetto ai residui attivi e questo sicuramente è stato un bene, in considerazione del piano di riequilibrio già in essere; il Comune è uscito positivamente dalla difficile prova dei riaccertamenti, senza ulteriori disavanzi da coprire e questo non era un risultato scontato.
La nuova contabilità impone di accantonare, a valere sull’ avanzo, un Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e un Fondo rischi.
Per noi l’importo dell’avanzo da accantonare ammonta ad € 1.430.346,00 di cui:
Si richiama l’attenzione di tutti su un fatto inconfutabile e oggettivo: il non aver utilizzato in questi anni l’avanzo di amministrazione, non è stata solo una conseguenza derivante dal patto di stabilità interno, che ha di fatto bloccato la possibilità di realizzare investimenti, ma anche una scelta di rigore e di serietà politica nel pieno senso della parola. Se avessimo consumato tutto l’avanzo del 2014 e 2015 oggi non potremmo accantonare risorse per il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) e del fondo rischi a copertura delle passività pregresse ancora presenti. La conseguenza sarebbe stata un taglio dei servizi o la creazione di nuovi disavanzi.
Grazie ad un’apertura realizzatasi con l’ultima legge finanziaria, il patto di stabilità è stato sostituito da un nuovo saldo di bilancio che, per il 2016 consente, seppur con certi limiti, l’utilizzo di parte dell’avanzo (la parte libera e destinata agli investimenti).
Nel corso del 2016 l’avanzo sarà utilizzato per la realizzazione di opere pubbliche necessarie per un importo complessivo di € 1.215.000 di cui circa € 764.000 per nuove attività 2016 (Manutenzione edifici di proprietà 50.000, Fondo accordi bonari 20.000 , I^ tranche per piazzale via Roma 70.250 , Riqualificazione sentieri Pizzocolo 17.706 , Messa a norma adeguamento imp. museo: 8.886, Allestimento biblioteca multimediale 220.000, Manut. imp sportivi di tennis e pattinodromo 75.000, Asfaltature 150.000, Passerella Covoli 68.114, Manutenzione torrente Bornico 50.000, Riqualificazione cimiteri e lampade votive 20.000, acquisto nuovi parcometri 15.000), e € 451.000 già finanziati nel corso del 2015 e confluiti nel Fondo Pluriennale Vincolato (Ponte di Luseti, manutenzioni caditoie, pavimentazione e segnaletica, asfaltature, manutenzione centri storici e piazze e spazi pubblici ).
Grazie a quanto fatto nel 2014 e nel 2015, ci sono oggi gli spazi per portare a compimento le opere pubbliche attese da tempo, per ridurre le tasse (TASI e TARI e ONERI DI URBANIZZAZIONE) per tentare di rilanciare l’economia attraverso agevolazioni sulle nuove imprese e sui centri storici, prevedendo inoltre adeguate coperture finanziarie per i contenziosi legali ereditati e non ancora conclusi.
Per capire la pesante eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni, è opportuno leggere quello che dice la Corte dei Conti, nella relazione di approvazione del piano di riequilibrio finanziario di Aprile 2015: “ il Comune di Toscolano Maderno si trova in una situazione di squilibrio finanziario, in quanto deve fronteggiare passività per complessivi 5 milioni e 307.970 Euro, generate da una serie di contenziosi giudiziari. Il carattere di straordinarietà deve essere ricondotto alla mancata adozione, negli anni precedenti, di tutte le cautele imposte dalle regole della sana gestione finanziaria da parte dell’ente locale. Dunque le attuali passività hanno assunto un carattere di straordinarietà in relazione all’irregolare gestione che ha caratterizzato i bilanci degli anni precedenti.
“L’attuale opposizione era la maggioranza di governo, ricorda il Sindaco Delia Castellini, che ha portato il Comune sull’orlo del dissesto finanziario. Oggi si vuole banalizzare il tema economico facendo passare l’equazione: avanzo di amministrazione = possibili riduzioni di tasse non eseguite.
Tale impostazione è fasulla e non appropriata in quanto semplicemente non tiene conto delle leggi contabili, in particolare dal patto di stabilità; se avessimo ridotto indiscriminatamente le tasse, non avremmo centrato l’obiettivo di patto e avremmo esposto l’amministrazione e i cittadini a pesantissime conseguenze. Non a caso, molti comuni bresciani hanno chiuso i bilanci con avanzi milionari ed oggi possono utilizzare parte di queste risorse per realizzare le opere da tempo progettate. Ricordo per esempio Salò con 1,7 milioni di euro, Desenzano 5,6 milioni, Castenedolo 5,9 milioni, Gussago 1,3 milioni, Mazzano 6,6 milioni e Rezzato 4,3 milioni per citarne solo alcuni».
Questo è quanto reso noto dall’Amministrazione. Siamo ovviamente disponibili ad ospitare altre voci o posizioni.