Impugnabile la legge antimoschee del Veneto

VENETO – L’on. Luigi Lacquaniti (PD) annuncia che, come confermato dal Govervo, la cosiddetta “legge antimoschee” del Veneto sarà verosimilmente impugnata davanti alla Corte Costituzionale.

Questa mattina, venerdì 13, a Montecitorio si è discussa l’interpellanza urgente contro la Legge regionale del Veneto 12 aprile 2016 n.12 recante “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” che introduce una disciplina specifica per la realizzazione delle strutture religiose e degli spazi di servizio connessi. La cosiddetta “legge Anti Moschee del Veneto”.

«La legge – scrive Luigi Lacquaniti – viola palesemente il principio fissato dalla Costituzione che garantisce la libertà di religione, di culto e di libero esercizio».

«Il testo della Regione Veneto invece – ha ricordato l’on. del PD alla Camera questa mattina – limita ed impone molte restrizioni ad hoc per allontanare dai centri abitati le moschee, le chiese evangeliche ed ortodosse e i luoghi di culto buddisti. Addirittura arriva a dare ai sindaci la possibilità di vietare la realizzazione di questi luoghi. Prevede inoltre l’istituto del referendum e impone vincoli linguistici. Come se non bastasse la legge va a colpire indirettamente anche tutte le future edificazioni del mondo cattolico, dai seminari alle sedi della Caritas o dell’azione cattolica. Il sottosegretario Baretta, che ha risposto questa mattina a nome del Governo all’interpellanza, ha informato come al momento sia in corso la necessaria istruttoria della pratica da parte del Governo attraverso i ministeri e i dipartimenti competenti; i tempi per l’impugnativa, 60 giorni dall’approvazione, scadranno il prossimo 14 giugno. E ha assicurato che entro tale data il provvedimento sarà esaminato dal Consiglio dei Ministri. Il sottosegretario ha fatto anche esplicito riferimento all’analoga legge della Regione Lombardia e alla relativa impugnazione della Corte Costituzionale da cui è scaturita la parziale incostituzionalità della stessa; questo fa ragionevolmente sperare nell’impugnazione, nei termini previsti, anche della legge Regionale del Veneto».

Per Lacquaniti «notizie rassicuranti in questo senso sono giunte anche informalmente da varie fonti governative. E’ ragionevole quindi prevedere che la recente legge sull’edilizia di culto della Regione Veneto sarà impugnata dal Governo presso la Corte Costituzionale, così come a suo tempo era accaduto con l’analoga legge lombarda. I leghisti insistono ad approvare leggi improponibili e a disattendere le norme vigenti. Ma non è così che funziona in uno stato di diritto. I leghisti non possono disattendere la Costituzione e le sue libertà».

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GardaPost