Battistinews ci spiega l’alternanza scuola-lavoro
SALÒ – Ecco il secondo dei tre articoli con i quali i ragazzi della redazione “Battistinews” ci spiegano caratteristiche e modalità di attuazione del programma di alternanza scuola-lavoro.
Il dossier, a cura di Tommaso Signorini, intende fare chiarezza sulla normativa. Oggi il secondo articolo relativo alla valutazione e alla certificazione.
La valutazione della performance lavorativa è il solo modo, così come avviene a scuola, per conoscere l’effettivo possesso di una competenza al fine di poterla così certificare.
Alla fine del periodo di alternanza scuola-lavoro, lo studente sarà valutato in base alla qualità della prestazione svolta e alla sua attitudine a imparare e a relazionarsi con l’ambiente lavorativo attinente ai suoi studi.
Il giudizio è steso dal tutor aziendale, che alla fine del percorso formativo, compila la scheda di valutazione.
Questo documento ufficiale è definito “certificazione” e riassume il comportamento dello studente all’interno dell’azienda, indicando, per ogni campo, il relativo livello di preparazione raggiunto.
In particolare la certificazione tiene conto di quattro criteri fondamentali:
1) Possesso e acquisizione delle competenze tecnico-professionali.
2) Comportamento organizzativo
3) Motivazione e atteggiamenti.
4) Preparazione scolastica.
Il tutor presta particolare attenzione alla capacità dello studente di conseguire il risultato richiesto.
Il prodotto del lavoro è infatti sempre evidente e riconoscibile. E’ possibile constatarne l’esistenza, la funzionalità e il rispetto delle caratteristiche richieste.
Un altro elemento da considerare è il percorso seguito per ottenere tale risultato. Può trattarsi di applicare una procedura o delle istruzioni, oppure di fare una scelta tra diverse opzioni possibili o addirittura di operare in completa autonomia su indicazioni del tutor.
Non meno importanti ai fini della valutazione sono anche la puntualità negli orari prefissati, il modo di relazionarsi con i colleghi, la diligenza dimostrata nei confronti della mansione assegnata ed infine l’interesse ad imparare e a mettersi in gioco direttamente.
Lo studente che ha svolto attività di alternanza, oltre ad avere accesso alla possibilità di ottenere un credito formativo supplementare, sarà in possesso di un esperienza lavorativa valida, che potrà inserire all’interno del proprio ‘curriculum vitae’ e vedersi quindi riconosciuta in tutta Europa.
Qualora lo studente si dimostri diligente e meritevole, nulla vieta all’azienda che lo ritiene opportuno, di assumerlo con un vero e proprio contratto di lavoro retribuito. Le imprese sono infatti più propense ad assumere personale che è già in possesso di esperienza, ancor meglio se ciò è avvenuto all’interno dell’azienda stessa.
Leggi qui il primo articolo di Battistinews sull’alternanza scuola-lavoro.
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