In Lombardia 3 laureati su 4 al lavoro entro un anno

LOMBARDIA – Diffusi i dati del Rapporto Specula sulle performance occupazionali dei giovani neolaureati negli anni dopo la laurea. Ecco cosa emerge.

Più di un laureato su sei in Italia consegue il titolo in un’università lombarda e quasi i tre quarti dei laureati in Lombardia (il 73,3%) a un anno dal titolo hanno già trovato un’occupazione. Non basta: se la crescita dei laureati in tutto il Paese fa segnare un incremento dell’1,6%, in Regione Lombardia si corre invece al ritmo del 3,9%, passando (tra il 2012 e il 2013) da 48.487 a 50.387 nuovi dottori.

Una matricola su 5 in Italia si iscrive a un’università lombarda

Risultati analoghi per quanto riguarda le immatricolazioni: sono aumentate in un anno del 2,6% (da 46.832 a 48.051) contro una media nazionale ferma all’1,6%. Quasi una matricola su cinque in Italia (il 19% per la precisione) sceglie un’università lombarda.
Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto Specula, realizzato da Formaper (azienda speciale della Camera di commercio di Milano) con il contributo della Regione Lombardia, di Unioncamere Lombardia e della stessa Camera di commercio di Milano in partnership con le università lombarde.

Oltre il 60% dei laureati trova subito un lavoro “vero”

Come sottolineato, una percentuale molto elevata dei nostri laureati trova un’occupazione nel giro di pochi mesi. Per il 61,4% del totale si tratta di un lavoro a tutti gli effetti, mentre una percentuale minore e pari all’11,9% è impegnata in un periodo di praticantato o stage. La tipologia di contratto più diffusa a un anno dalla laurea è il tempo determinato (15,2%), seguita dall’apprendistato (9,6%), dal tempo indeterminato (9%), dallo stage (8,1%) e infine dal lavoro autonomo (7,3%).
Gli indirizzi che garantiscono maggiori probabilità di avere un’occupazione sono quelli ingegneristici (oltre il 40% occupato stabilmente) ed economici (circa il 28%). Maggiori difficoltà invece per i laureati in indirizzi psicologico e umanistico-formativo.

Tasso occupazione dopo la laurea, nessuno come la Lombardia

A confermare i dati sulla qualità della formazione lombarda sono anche i numeri forniti dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica che riguardano la condizione occupazionale dei laureati a distanza di massimo tre anni dal conseguimento del titolo. In questo caso l’anno di riferimento è ancora più recente. Il tasso di occupazione per i giovani lombardi, nel 2014, risulta essere pari al 72,6%. Un valore in leggera flessione rispetto a quello del 2013, ma che risulta essere il migliore tra le regioni italiane. Al secondo posto si piazza il Trentino Alto Adige con una percentuale del 70,4% e a seguire il Piemonte con il 69,7%. Per farsi un’idea della situazione nazionale, si consideri che il dato medio italiano è pari al 52,9%. Anche restringendo il campo di osservazione al solo nord Italia, territorio in cui il tasso è pari al 66,9%, la supremazia lombarda risulta comunque evidente.

Milano traina la regione. Seguono Bergamo e Brescia

Concentrandosi invece sui diversi capoluoghi lombardi, il rapporto Specula mette in luce come nella sola Milano ci siano il 56,7% dei laureati avviati al lavoro nel 2014. A seguire, Bergamo (8,4%), Brescia (7,8%), Monza e Brianza (6,5%), Varese (5,6%), Como (4%), Pavia (3,6%), Lecco (2,4%), Cremona (1,7%), Lodi (1,2%), Sondrio (1,1%) e Mantova (1%).

Il rapporto dettagliato qui: www.formaper.it/ricerche-studi-pubblicazioni/mercato-del-lavoro

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