Il Medioevo religioso fa tappa a Padenghe

PADENGHE – Nuova tappa del ciclo di appuntamenti culturali “Il Medioevo religioso sul Garda”; si torna sulla riviera bresciana con una viisita guidata alla pieve di Sant’ Emiliano, a Padenghe.

Sabato 11 giugno la prof.ssa Teresa Delfino vi accompagnerà in questo salto nei secoli per conoscere la storia della pieve e della comunità locale. Ritrovo alle 16. E’ richiesto un contributo di 8 euro, prenotazione indispensabile via mail a info@gardalacus.it o tel 331 2386503.

Presso la pieve di Sant’Emiliano, è allestita la mostra multimediale “Il Medioevo religioso sul Garda” fino a sabato 11; vengono presentati gli itinerari di tutto il Garda bresciano. E’ aperta, con ingresso gratuito, dalle 15 alle 18, lunedì, mercoledì, venerdì e sabato.

Seguono, per tutta estate, altre visite guidate sui luoghi del Medioevo gardesano. Ricordiamo i prossimi.

Martedì 14 giugno alle ore 20.30, presso la Biblioteca comunale di Sirmione, verrà presentata la pubblicazione “Le chiese medievali del Garda bresciano” curata dal prof. Brogiolo e il progetto “Il Medioevo sul Garda” . Interverrà il in qualità di ideatore ed editore il consiglio di L.A.C.U.S., composto da Luigi Del Prete, Teresa Delfino e Chiara Garioni.

Sabato 18, dalle ore 15 alle 18, il Medioevo religioso sul Garda torna in Veneto e  fa tappa a Brenzone, per un’escursione esclusiva da Biasa a Campo. Valerio Sartori dell’associazione Crea, ci guiderà in una visita “dalla chiesa di Sant’Antonio alla chiesa di San Pietro in Vincoli”; il ritrovo è al parcheggio cimitero di Castelletto.

Per partecipare alle visite guidate è richiesto un contributo spese di 8 €, salvo agevolazioni per soci Touring Club o partners; è necessaria la prenotazione via mail a info@gardalacus.it o al numero 331 2386503. Per iscriversi alle Enews registrarsi su www.gardalacus.it.

Sant'Emiliano Padenghe
La Pieve di Sant’Emiliano: il piccolo campanile a vela innestato all’angolo nord-est.
Sant'Emiliano Padenghe
La Pieve di S. Emiliano a Padenghe sorge fuori dall’attuale centro abitato, su un piccolo “promontorio” morenico poco discosto dalla possente mole del castello, sulla strada verso Lonato.

 

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