SALÒ – Quanti plinti di cemento sono stati utilizzati per la nuova passeggiata a lago in via Tavine? E quanti bulloni? Quanti profilati per la ringhiera? Quanti punti luce? Ve lo diciamo.
Venerdì 10 giugno è giunto a conclusione l’ambizioso progetto di “riconquista” della fascia costiera del golfo salodiano. Un’operazione che ebbe origine vent’anni fa, con la proposta progettuale avanzata dall’associazione Amici del Golfo, e che ora trova attuazione definitiva con l’inaugurazione del tratto di passeggiata che dal Mulino arriva al confine con San Felice.
Un’opera importantissima che il sindaco Giampiero Cipani, suo principale artefice, ha voluto inaugurare in pompa magna. La passeggiata è costata 500mila euro nel tratto tra il Mulino e il cimitero (250mila finanziati dalla Regione, 100mila da Autorità di Bacino e 150mila dal Comune) e altri 150mila, finanziati dal Comune, per la parte fino al confine con San Felice.
Presenti al taglio del nastro anche il sindaco di San Felice, Paolo Rosa, l’assessore regionale Alessandro Sorte e il presidente dell’Autorità di Bacino, Bernardo Berardinelli, che ci ricorda i numeri della nuova passeggiata.
«Il 22 aprile 2003, dando forma e sostanza ai sogni e alle fatiche di tanti di noi – dice Berardinelli -, vennero consegnati i lavori del primo lotto dell’ampliamento della passeggiata a lago. Nessuno di noi poteva immaginare l’esito che oggi è sotto gli occhi di noi tutti qui presenti. Dopo oltre 13 anni oggi l’opera è completa, con i suoi oltre tre chilometri di passeggiata che dalla calata del Carmine si snoda lungo tutto il bordo del golfo per congiungersi con Portese, e da lì proseguire fino a San Felice. Il tutto a stretto contatto con il nostro lago. 3 chilometri abbondanti. Spettacolari. Sono costati quasi 5,2 milioni di euro, dei quali un terzo erogato da Regione Lombardia a fondo perduto e il rimanente erogato dal Comune di Salò».
«Ma voi lo sapete – dice ancora Berardinelli – , a me piace dare i numeri:
– 2 metri di media la larghezza
– 1 metro e poco più lo sbalzo sulla sottostante spiaggia
– 280 tira fondi ancoraggio, che sono l’elemento strutturale che permette questo sbalzo in tutta sicurezza;
– 96 plinti di cemento per contrappeso
– 560 dadi e 560 bulloni di spessore 3 cm
– 278 metri di barre filettate
– 954 chilogrammi di piastre d’ancoraggio
– 91 solette prefabbricate e quarzate
– 126 metri di materassino
– 4.380 metri di profilati vari per la ringhiera, variamente colorati
– 3 scale per oltre 1700 chili di ferro
– 95 punti luce incassati
– 95 cipressi puliti e trattati, che di fatto hanno fatto da “tracciatura” per la posa dei plinti
Non so quanti metri cubi di ghiaia per sistemare il piazzale davanti al cimitero.
Il tutto per 365 metri di passeggiata che, come dicevo prima, chiude e conclude l’intero percorso cittadino a lago.
Un’unica considerazione: la squadra che, 13 anni fa, iniziò questa opera fondamentale per Salò, dopo cambi e alternanze, si ritrova riunita a concludere le fatiche di tutti quelli che si sono succeduti nel frattempo. Mi sembra una bella cosa da sottolineare».
La riqualificazione dell’area, tra l’altro, consentirà presto di ricordare un illustre salodiano, il regista Luigi Comencini, nato giusto un secolo fa, l’8 giugno 1916, proprio a Salò, in via Cure del Lino. A lui sarà intitolata la piazzetta in località Mulino, che fa da raccordo tra il lungolago Antiche Rive e la nuova passeggiata.