Lefay Resort, dove il lusso è sostenibile
GARGNANO – Il Lefay Resort, 5 stelle lusso inaugurato l’8 agosto 2008, ha presentato il suo secondo bilancio della sostenibilità. Numeri record: il lusso non conosce crisi.
Ben 49.500 presenze (+ 4% rispetto al 2014); 15,4 milioni di fatturato (+ 9% rispetto al 2014); un margine operativo lordo di 4 milioni.
Numeri che parlano di un 2015 estremamente positivo per il Lefay Resort & Spa Lago di Garda (93 suite e 3mila mq di spa), cinque stelle lusso della famiglia Leali che dalla collina di Gargnano domina lo specchio azzurro del Benaco.
La struttura ha presentato nei giorni scorsi il suo secondo bilancio della sostenibilità, «lo strumento che fotografa – spiega Liliana Leali, presidente di Lefay Resorts – i progressi della nostra azienda nel raggiungimento di un modello di eccellenza nell’ambito della responsabilità sociale e ambientale».
Per quanto riguarda la performance economica gli indicatori evidenziano un andamento in decisa crescita. Il fatturato operativo è aumentato raggiungendo nel 2015 il traguardo dei 15,4 milioni di euro (contro i 14,2 del 2014, i 13,2 del 2013, gli 11,7 del 2012, i 10,6 del 2011, gli 8,9 del 2010).
Il margine operativo è di 4 milioni, il 26%, in crescita rispetto agli anni scorsi: 3,6 milioni nel 2014 (25%), 3 nel 2013 (23%), 1,8 nel 2012 (15%).
Aumenta anche il RevPar, ovvero il fatturato generato per ogni camera disponibile, che passa dai 228 euro del 2014 ai 255 dello scorso anno.
Cresce anche l’indice di occupazione delle camere: 78% nel 2015 contro il 77% dell’anno precedente e il 73% del 2013. «Un dato – commenta Alcide Leali jr – estremamente positivo per un 5 stelle lusso aperto 11 mesi all’anno».
Aumentano anche le presenze, che nel 2015 sfiorano l’obiettivo delle 50mila.
Il mercato di riferimento è internazionale: il 74% della clientela è straniero (40% Germania, Austria e Svizzera; 34% resto del mondo), il 26% italiano. Il tasso di soddisfazione degli ospiti è del 96%. Non a caso il 30% della clientela è rappresentato da ospiti di ritorno.
I collaboratori sono 129, di cui il 55% provenienti dalla provincia di Brescia. La struttura è «total green», ovvero ad emissioni zero di CO2 (-1.086 tonnellate di CO2 emesse, pari al 12% di riduzione rispetto al 2014, grazie a impianti tecnologici all’avanguardia per la riduzione del consumo energetico).
I dati, certificati dall’ente internazionale TÜV, rivelano un azzeramento delle emissioni attraverso l’acquisto di crediti CERS per sostenere progetti ecosostenibili. Le certificazioni che attestato la sostenibilità della struttura – valore che sta alla base del progetto Lefay, dedicato a un turismo di lusso contemporaneo che si integra con valori etici – non si contano.
L’ultima in ordine di tempo è la «Being Organic and Ecological Spa», che certifica la spa del Lefay come prima spa organica ed ecologica in Italia (e quarta al mondo).
Risultati e riconoscimenti che inducono a nuovi investimenti. «Il percorso prevede – spiega Alcide Leali jr – tre strutture in Italia: al lago, in montagna e in campagna. La seconda, il Lefay Resort & Spa Dolomiti, sorgerà a Pinzolo. Il progetto è definito e l’iter autorizzativo è di fatto concluso. L’obiettivo è aprire il cantiere nel 2017. L’investimento? Sopra i 60 milioni».
Info: www.lefayresorts.com
Clicca qui, invece per scaricare il bilancio della sostenibilità 2015.
I commenti sono chiusi.