Case cantoniere, ecco il bando

ALTO GARDA – Tre case cantoniere gardesane potranno diventare alberghi, bar, infopoint… Anas ha pubblicato il bando per le concessioni. Ecco tutte le info.

Disseminati su tutto il territorio nazionale, inutilizzati da tempo, alcuni di questi edifici torneranno a nuova vita. Quattro si trovano nel Bresciano, tre dei quali sul Garda (l’altro a Ponte di Legno). Si tratta delle case cantoniere di Salo, Toscolano Maderno e Limone (tutte sulla Gardesana Occidentale).

Diventeranno edifici strategici dal punto di vista turistico, con un occhio di riguardo al movimento vacanziero sostenibile, quello che non corre e si ferma ad esplorare il territorio, i boschi, le strade secondarie, i borghi nascosti. Rinasceranno insomma come ostelli, ristoranti, locande, b&b, punti informativi, ciclofficine, luoghi di promozione e vendita dei prodotti tipici, starting point per attività sportive e altro ancora.

Questo destino è riservato a 30 delle 1.244 case cantoniere sparse sul territorio nazionale, caratteristici edifici dall’inconfondibile color rosso pompeiano che un tempo erano le abitazioni dei “cantonieri”, figure istituite nel 1830 per mantenere e controllare un “cantone” stradale. Un patrimonio immobiliare in cerca di una nuova destinazione, visto che meno della metà delle case cantoniere (607) sono attualmente utilizzate dall’Anas come sedi operative, magazzini, uffici, ecc. Le altre potranno essere riqualificate.

Trenta case cantiniere saranno date in gestione e potranno diventare gardesane potranno diventare alberghi, bar, infopoint...
Trenta case cantoniere saranno date in gestione e potranno diventare gardesane potranno diventare alberghi, bar, infopoint…

Il bando

Il 15 luglio è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Bando di Gara suddiviso in trenta lotti, distribuiti su nove aree territoriali omogenee, per la concessione della gestione e valorizzazione delle case cantoniere.

Cliccare qui per scaricare il bando.

La documentazione completa è disponibile, gratuitamente e previa registrazione, presso il portale Acquisti Anas (sezione Bandi e Avvisi” – “Gare Telematiche ad evidenza pubblica in corso): acquisti.stradeanas.it

La base d’asta dei canoni annuali per i vari lotti è riportata all’interno del Disciplinare di Gara (scaricabile dal portale Acquisti di Anas) ed è anche visiionabile qui: Canoni Annui

I progetti di ristrutturazione dei singoli lotti sono disponibili nell’Area Riservata del portale, a cui si ha accesso dopo aver effettuato la procedura di Registrazione.

[su_youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=fPNGMd_C2rw”]

La storia dei cantonieri e delle case cantoniere

Il Regio Decreto del Re di Sardegna, Carlo Felice, del 13 aprile 1830 istituisce la figura del cantoniere, affidandogli il compito di manutenere e controllare un ‘cantone’ della strada (un tratto di 3-4 chilometri).

Per svolgere questi incarichi i cantonieri dovevano abitare in case site ai margini di ciascun cantone. Nasce così la Casa Cantoniera.

150 anni dopo la funzione della figura del cantoniere viene modificata ed aggiornata. Nel 1982 viene introdotto il “Regolamento dei Cantonieri” che cancella il vecchio concetto di ‘cantone’ e introduce ‘squadre, nuclei e centri di manutenzione’ dotati di personale e mezzi.

Oggi il cantoniere agisce con i più moderni mezzi e strumenti tecnologici.

Anas possiede su tutto il territorio nazionale 1.244 case cantoniere. Circa la metà sono impiegate come: sedi operative, base per personale di esercizio, sede di Amministrazioni pubbliche, Enti e Onlus, magazzini operativi. La restante parte può essere riqualificata.

La fase pilota del progetto prevede che, partendo da un primo portafoglio di 30 case, si inizi a riqualificare le strutture, mettendole poi a bando ed affidandole in gestione a privati. Le 30 cantoniere selezionate si trovano soprattutto lungo due direttrici importanti per la vacanza slow: la via Francigena e il tracciato dell’Appia Antica. Ma anche in zone ad alta vocazione turistica, come appunto la riviera bresciana del Benaco e Ponte di Legno. Anas si farà carico della ristrutturazione degli immobili e definirà gli standard di servizi che potranno ospitare.

Secondo il progetto dell’Anas ogni casa cantoniera potrà offrire una serie di servizi “base” con una qualità e un costo standard, a cui si aggiungerebbero altri servizi e beni specifici della struttura e del territorio. La gestione dovrebbe essere un’opportunità per giovani imprenditori selezionati sulla base della capacità e dei progetti.

Il progetto-prototipo della casa cantoniera di Salò

Si tratta di una tipologia “compatta” di casa cantoniera con tetto a padiglione che prevede un appartamento per piano e un piano interrato o seminterrato in pietra per locali adibiti a magazzino o ripostiglio.

La caratteristica più appariscente della costruzione è la loggia antistante gli appartamenti, che è delimitata verso la strada dalle tre aperture degli archi a tutto sesto e funge da accesso all’intero edificio. Il vano scale è a destra o a sinistra della loggia.

La loggia funge anche da via di comunicazione interna tra i singoli appartamenti, poiché le stanze sono collegate direttamente solo in parte. Forse proprio a causa di questo impiego, oggi in molte case cantoniere gli archi a tutto sesto della loggia sono chiusi da una vetrata.

L’edificio è dotato, su tutti i lati, di aperture con finestre dello stesso formato. Solo al centro della facciata posteriore esse si uniscono andando a formare doppie finestre. Le cornici sono messe in risalto dal colore bianco.

Le aperture per le finestre della loggia così come l’imposta dell’arco a tutto sesto hanno un davanzale bianco leggermente sporgente.

Ecco come potrà diventare la casa cantoniera di Salò.
Simulazione progettuale: ecco come potrà diventare la casa cantoniera di Salò.

Tutte le info sul sito www.casecantoniere.it.

I commenti sono chiusi.