Un nuovo futuro per il parco della Croce Rossa
SALÒ – Presentato il progetto Start.Art, promosso dalla cooperativa La Sorgente, e dedicato al grande parco della Croce Rossa di Salò, sconosciuto ai più.
È uno dei parchi urbani più suggestivi e ricchi di storia di Salò. Ma i salodiani non lo conoscono. Si estende per quasi un ettaro, su verdi terrazze degradanti che conservano alberi e architetture che testimoniano la ricchezza dell’impianto originario.
Questo grande giardino formale si estende, nascosto alla vista del pubblico, alle spalle del palazzo della Croce Rossa, nel quartiere del Carmine, che oggi è una struttura socio residenziale gestita dalla Fondazione Sig – Servizi Integrati Gardesani (www.servizisocialigardabresciano.it).
Da sempre inaccessibile, ora a Salò si lavora per immaginare un futuro diverso per questo sorprendente spazio verde, per diffondere la conoscenza dei suoi aspetti botanici e storici, per renderlo un patrimonio comune fruibile da tutti, se non in modo permanente, quanto meno in occasioni periodiche.
Come è successo qualche giorno fa, in occasione della presentazione del progetto Start.Art, promosso su iniziativa della cooperativa La Sorgente (www.coop-lasorgente.com), che gestisce i servizi educativi e assistenziali nel palazzo Croce Rossa, proprietaria del parco, e cofinanziato dalla Fondazione della Comunità Bresciana.
Il progetto, patrocinato dal Comune, si pone diversi obiettivi: la cura e valorizzazione del patrimonio storico naturale, l’inclusione sociale, la partecipazione attiva, l’impegno civile, il welfare culturale, lo sviluppo turistico.
Numerosi i soggetti coinvolti: l’istituto Battisti, i cui studenti hanno eseguito rilievi topografici e botanici; i tecnici che hanno migliorato l’accessibilità al parco, coinvolgendo nel lavoro ragazzi e mamme ospiti della comunità educativa della Cri; la prof.ssa Gelsomina Fico dell’Università degli studi di Milano che ha eseguito la catalogazione delle essenze botaniche del parco; la prof.ssa Liliana Aimo del gruppo archivistico salodiano, che ha ricostruito la storia del palazzo, anticamente abitato dalla nobile famiglia Rotingo.
Il lavoro è solo all’inizio. Tra i prossimi obiettivi, spiega l’arch. Stefano Florioli, responsabile della cooperativa La Sorgente, c’è l’apertura al pubblico in occasione delle Giornate Fai di Primavera 2017.
Intanto, se volete saperne di più, al centro sociale I Pini potrete trovare, al prezzo di 20 euro, una pubblicazione che raccoglie i recenti studi sul palazzo e sul parco.
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