SALÒ – Il campo tra lo stadio Turina e le piscine è stato rinnovato. Sarà inaugurato il prossimo 5 ottobre alle 16.30 e prenderà il nome di Carlo Amadei.
Un soffice manto verde ha preso il posto del vecchio fondo in terra battuta, responsabile di un gran numero di ginocchia sbucciate, di giganteschi polveroni che si alzavano nelle mischie e di un intenso consumo di tacchetti.
Saranno contenti i 660 ragazzi del vivaio della FeralpiSalò, suddivisi in 20 squadre, ai quali si aggiungono altri 100 utenti della scuola calcio. Inoltre il campo a undici, situato in località Due Pini, tra lo stadio “Turina” e le piscine comunali, il lunedì e il venerdì ospita anche la Time Out, associazione con un serbatoio di 150 ragazzi. Centinaia di calciatori in erba di Salò e dintorni che finalmente potranno giocare su un campo davvero bello.
È stata la Feralpi a farsi carico dell’investimento, per una spesa di circa 400mila euro. Ma in un certo qual modo il Comune ci mette parecchio di suo. Quale contropartita l’Amministrazione comunale ha modificato la convezione per la gestione degli impianti affidati alla Feralpi (lo stadio “Lino Turina” e il campo per le giovanili): la scadenza fissata al 31 marzo 2024 p stata prorogata fino al 31 dicembre 2027. Questo in relazione alla necessità di coprire il mutuo decennale, che sarà assunto entro la fine del corrente anno, contratto da Feralpi per la riqualificazione del campo in terra battuta. Non solo.
Il Comune mette sul piatto anche un “contributo istituzionale” per sostenere l’attività della Feralpi. Su presentazione di relazione illustrativa dell’attività svolta e degli interventi effettuati, corredata dai dati di consuntivo, al termine di ogni anno il Comune erogherà alla Feralpi un contributo pari alla eventuale passività risultante dal consuntivo, fino a un massimo di 30mila euro.
Il campo rinnovato sarà inaugurato il prossimo 5 ottobre alle 16.30 e prenderà il nome di Carlo Amadei – titolare della Tassoni, presidente della Benaco negli anni Trenta – cui era intitolato il vecchio stadio comunale, demolito una quindicina di anni fa.
