Salò saluta monsignor Francesco Andreis

SALÒ – La città di Salò saluta il monsignore. Domenica 18 settembre la conclusione del ministero di Francesco Andreis, parroco in Duomo da 24 anni.

Il saluto è in programma in occasione della celebrazione eucaristica in programma alle 11 in Duomo.

Francesco Andreis, 76 anni compiuti lo scorso marzo, sacerdote dal ’64, laureato, missionario in Burundi per quattro anni, era giunto nel 1992 a Salò, dove lascia un segno profondo.

Si è occupato di «cose materiali», come le chiama lui (il rilanciando dell’istituto paritario Medi che contava 7 docenti e 35 alunni nel ’92 ed oggi è una scuola con 400 studenti e 55 dipendenti; il restauro del cinema Cristal nel 1997, dell’oratorio nel 2002 e di tutte le chiese dopo il terremoto del 2004), e ovviamente di cose spirituali, dalle missioni popolari ai centri di ascolto, dai corsi di esercizi spirituali al sostenuto alla Caritas salodiana.

Al suo posto arriva don Gian Luigi Carminati, che peraltro fu curato di Mons. Andreis a Collebeato. Valsabbino di Casto, classe 1957, ordinato nel 1984, attualmente parroco a Nave, don Gian Luigi Carminati farà il suo ingresso a Salò il 15 ottobre e riceverà il titolo giuridico di Arciprete Plebano, con annesso titolo di Monsignore. Sarà parroco della parrocchia di S. Maria Annunziata e delle parrocchie delle frazioni Campoverde e Villa.

Il nuovo organigramma dei sacerdoti salodiani è così completato: i curati sono don Pierluigi Tomasoni, don Gianluca Guana, don Marco Zanotti e don Lionello Cadei; i collaboratori del parroco sono mons. Marco Alba e lo stesso Andreis, che si trasferirà nella canonica di Villa di Salò.

«Occorre (e son ben lieto di farlo) che io gli passi il testimone – scrive mons. Andreis nel bollettino parrocchiale rivolgendosi al suo successore – e mi metta in sua collaborazione pastorale (come fece il Battista con Gesù), seguendo e sostenendo le sue indicazioni e direttive».