Sergio Boem presenta il suo libro a Salò

SALÒ – Sabato 8 alle 20.30 in Sala dei Provveditori, Sergio Boem presenta il libro “Tra le pieghe di una vita”. Partecipa il coro alpino Rigoni Stern. Ingresso libero.

Sergio Boem (classe 1964, 5° Alpini), gardesano, appassionato di storia, alpinismo e ambiente, racconta in questo libro documentatissimo e appassionate la storia dei dimenticati uomini del battaglione Valcamonica attraverso documenti d’archivio e familiari, trovati tra le carte di casa e combinati a testimonianze, ricerche e visite nei luoghi della memoria.

La vicenda personale – quella del tenente Ubaldo Ingravalle, nonno materno dell’autore – si intreccia con i grandi avvenimenti nazionali e internazionali. Una piccola storia capace di raccontare il Novecento, le due guerre, la Repubblica di Salò, le foibe e l’esodo giuliano dalmata.

Con questo libro Boem si è peraltro meritato il premio IFMS (International Federation of Mountain Soldiers). L’IFMS è una federazione tra associazioni nazionali di soldati, in armi, congedati, di riserva o a riposo, con specifico addestramento montanaro. Vi fanno parte tutti gli associati Ana.

Il libro si inserisce a pieno titolo nel novero delle memorie fondanti dell’alpinità, non limitandosi a ricostruire, con capillare ed acuta ricerca, le vicende belliche di un valoroso battaglione alpino, ma penetrando nella realtà quotidiana dei combattenti, restituendo al lettore figure ormai mitiche della Grande Guerra e realizzando felicemente collegamenti critici con il presente.

Insomma, un libro da leggere per cercare di capire il sacrificio dei nostri nonni. Lo hanno fatto in molti visto che l’editore – il Circolo Culturale Ghislandi (www.circologhislandi.net) – ha già terminato da tempo le 1000 copie. Boem sta preparando la seconda ristampa, «riveduta e corretta – spiega -, con altre notizie e i nomi dei 250 caduti, tra cui anche gardesani».

La presentazione salodiana assume un significato particolare: «Mi fa piacere presentare a Salò – dice Boem – anche perché era il luogo dove, presso l’ex liceo Fermi sul lungolago, il reparto svernava, mentre d’estate era di stanza a Edolo».

«La serata – anticipa l’autore – verterà certo sulle vicende e sulle storie personali di quegli uomini maturi, provenienti da tutta la Lombardia, ma si parlerà anche dei legami che noi e la nostra epoca abbiamo con loro, le abitudini, i modi di dire e gli avvenimenti che quotidianamente, pur inconsapevolmente, influiscono sulla nostra esistenza».

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